Sono arrivati oggi in Vaticano i vescovi delle Chiese della Campania in occasione della visita ad limina Apostolorum che li vedrà confrontarsi giovedì mattina con Papa Francesco.
Una visita cominciata questa mattina con lappuntamento al Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale e l’incontro al Dicastero per i laici, la famiglia e la vita. Stasera, alle 18, i vescovi campani celebreranno la messa nella basilica di San Pietro.Domani, martedì 9 aprile, il primo appuntamento sarà alle 8.45 con il Dicastero per i vescovi; alle 10.30 incontro con il Dicastero per il clero; alle 12.15 incontro con la Segreteria generale per il Sinodo e alle 17 la messa nella basilica di San Giovanni in Laterano.
Mercoledì 10 aprile, alle 9.15, incontro con il Dicastero per la Dottrina della fede; alle 10.30 appuntamento con il Dicastero per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica; alle 11.45 incontro con il Dicastero per l’evangelizzazione; alle 18 messa nella basilica di Santa Maria Maggiore.
Giovedì 11 aprile alle 9 il Santo Padre incontrerà i vescovi della Campania; alle 15 incontro con il Dicastero per la comunicazione e alle 18 la messa nella basilica di San Paolo fuori le Mura. Venerdì 12 aprile, alle 8.45 incontro con il Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti; alle 10 incontro con il Dicastero per la cultura e l’educazione e alle 12 appuntamento con la Segreteria di Stato e Sezione Rapporti con gli Stati e le organizzazioni internazionali.
E’ il vescovo della diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi e vicepresidente della Conferenza Eposcopale Campana Pasquale Cascio sottolineare come “Si tratta di una settimana importante per noi vescovi della Campania. Dopo 11 anni torniamo dal Papa per la visita ad limina apostolorum. Porteremo in Vaticano la vita dei nostri territori, a partire da quella vissuta dai cristiani, i loro bisogni, le loro speranza. Ma tutti i fedeli saranno con noi, anche coloro che sono lontani dalla Chiesa, siete tutti con noi nelle nostre riflessioni che proporremo all’affetto del Santo Padre. Si tratta di una bella occasione di sinodalità e comunione”
A parlare del valore di cui si carica l’incontro anche il vescovo di Acerra Antonio Di Donna “I vescovi delle 23 diocesi della Campania, più i due abati, incontreranno i dicasteri e Papa Francesco per conforntarci con Pietro e avere la certezza di non aver corso invano. Siamo convinti che possa scaturire da quest’incontro un ulteriore incoraggiamento nell’annuncio del Vangelo e nella promozione delle nostre terre”. Il vescovo di Ariano Sergio Melillo parla di un annuncio che “può dare nuovo slancio ai nostri territori e alle nostre chiese. Si è acceso un confronto importante che ha restituito l’idea di un cammino sinodale e di una prospettiva comunionale per le nostre diocesi. Al tempo stesso sono emersi spunti di riflessione importanti per la pastorale dei territori”
E’ il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Zuppi, a sottolineare che iniziative come queste rendono «ancora più manifesta la collegialità quale dimensione necessaria e insostituibile per la Chiesa sinodale».
«Anche le Conferenze episcopali, nelle quali ci è dato di vivere la comunione tra noi vescovi e la missione in seno ad un medesimo territorio – ha aggiunto Zuppi -, si inseriscono in questo movimento sinodale. Il nostro venire a Roma è un’opportunità per portare ad limina Petri la ricchezza, la bellezza, ma anche le fatiche dei nostri vissuti ecclesiali e del nostro camminare insieme. Allo stesso tempo, incontriamo il Vescovo di Roma per condividere con lui le sfide odierne per l’annuncio del Vangelo, accogliendo come consegna la sua parola per tutte le nostre Chiese. E tutto questo in uno stile di grande franchezza, requisito essenziale per una Chiesa che voglia essere tutta sinodale».
Un impegno, quello dei vescovi, che si affianca alla mobilitazione per la salvaguardia delle aree interne che da tempo portano avanti le guide della diocesi d’Irpinia, attraverso momenti di confronto con le istituzioni, con i vescovi delle aree interne di tutta Italia e appelli perchè i governi non dimentichino chi vive una situazione di svantaggio.