Mentre la sindaca Nargi tiene il punto e risponde picche (per una volta) alle pressioni dell’ex sindaco Festa, la minoranza consiliare si ritrova spiazzata: “Ci lascia basiti il fatto che la maggioranza stia recitando il doppio ruolo, anche quello di opposizione”. Queste le parole della consigliera comunale del Pd Enza Ambrosone a margine della conferenza stampa che la sindaca ha tenuto dopo l’Assise di questa mattina saltata per mancanza del numero legale. Tutto rinviato a domani mattina, quando il consiglio comunale si riunirà in seconda convocazione, sempre con all’ordine del giorno la discussione sul Bilancio di Previsione 2025-2027. La sindaca ha detto due cose chiare: non mi dimetto, e non modifico il Bilancio, e ha quindi rivolto un appello ai singoli consiglieri comunali (e in particolare ai 16 dei due gruppi festiani, Davvero e Viva la Libertà): il bilancio di previsione è il migliore mai presentato negli ultimi anni, approvarlo è un dovere nei confronti dei cittadini, perché solo così si potranno, per esempio, appaltare i lavori per il rifacimento delle strade o per poter aprire il Centro Autismo di Valle, o ancora per completare i lavori alla Dogana.
Al termine di questa conferenza stampa, ecco quindi la reazione della consigliera dem Ambrosone: “Abbiamo ascoltato le parole della sindaca Nargi, ma sono parole che avremmo voluto sentire in consiglio comunale. A questo punto aspettiamo di vedere cosa succederà domani mattina in seconda convocazione”. Resta fermo il no del Pd al bilancio presentato dall’assessore Alessandro Scaletti? “Quale Bilancio? Dobbiamo prima capire di quale bilancio parliamo. Lo stesso assessore Scaletti ha parlato di un documento in fieri, quindi dobbiamo prima capire quale sarà quello che sarà messo ai voti in consiglio comunale”.
LO SPAURACCHIO DEL RIBALTONE
Nel corso della conferenza stampa la sindaca Nargi ha riservato un passaggio anche sulla propria formazione politica: “Vengo dalla scuola del Pd”, quasi come a voler gettare una pietra nello stagno per vedere l’effetto che fa, magari prefigurando (o minacciando) un fantapolitico scenario di ribaltone politico al Comune di Avellino, con i due gruppi festiani lasciati da soli e con l’unione delle forze di tutto il resto dell’Assise. Un amo al quale però l’Ambrosone preferisce non abboccare: “Quello della sindaca era un riferimento declinato al passato”. In ogni caso questa nuova crisi di maggioranza – dice – è solo in apparenza una questione tecnica legata alla contabilità dell’Ente: “Questa del Bilancio di Previsione – argomenta Ambrosone – è una vicenda tutta politica, non tecnica. E lascia basiti vedere che dall’interno della maggioranza si voglia recitare il doppio ruolo, anche quello di opposizione. Ma l’opposizione l’hanno decisa gli elettori. Siamo piuttosto di fronte ad una vicenda rispetto alla quale il richiamo generico alla responsabilità fatto della sindaca mi sembra oggettivamente un segnale un po’ debole”.
Come è debole qualsiasi scenario si voglia immaginare per le prossime 24 ore: dalle ipotetiche dimissioni dell’assessore Scaletti a quelle della sindaca stessa, dal ribaltone alla bocciatura del Bilancio e alla conseguente diffida di 20 giorni della Prefettura. I protagonisti stanno decidendo in queste ore la strategia da portare avanti domattina in Assise: tutti sicuramente animati da un solo sentimento e un solo obiettivo, il bene della città. Stiamo sereni.



