“Pace e amore. Grazie Avellino”. Così Antonello Venditti ha voluto salutare il pubblico di Avellino dalla sua pagine Facebook. Al nuovo appello alla pace e all’amore, che aveva ribadito con forza durante il concerto, si accompagna una foto del bagno di folla al Corso Vittorio Emanuele. Il cantautore romano ha conquistato il pubblico irpino nel concertone di fine anno, facendo rivivere sul palco alcuni dei brani che hanno segnato la sua carriera da “Sara” a “Alta marea” da “Bomba non bomba” a “Notte prima degli esami” fino a “Ricordati di me” e “Roma capoccia” nel segno di un vero gemellaggio “tra lupetti” come ha spiegato Antonello, con un chiaro riferimento al lupo irpino. Un saluto, ha spiegato, che ha il sapore di un arrivederci. Venditti ha ricordato anche il suo precedente concerto nel 2008, in occasione di pubblicazione dell’album “Dalla pelle al cuore”. Un concerto carico di emozioni quello dell’ultima notte dell’anno. L’artista ha dialogato col pubblico, offrendo un’ulteriore conferma della sua simpatia e schiettezza, dalle battute irresistibili col sindaco “Ma come ti sei vestito” al continuo confronto con gli spettatori “Non è che toppiamo la mezzanotte?”. E poi rassicurato sui minuti mancanti “Allora famo quello che ce pare”. L’artista ha dato prova di grande professionalità, era, infatti, alle prese con l’influenza come aveva raccontato al pubblico durante le prove ma non ha voluto rinunciare al concerto. Venditti è ripartito ieri mattina dopo aver salutato numerosi fan che si erano appostati presso l’albergo cittadino nel quale alloggiava, sottolineando come sia stata una serata bellissima.
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