Urne aperte fino alle 14 per le elezioni per il rinnovo del Consiglio Giudiziario del Distretto di Napoli,iniziate nella giornata di ieri, 6 aprile e che termineranno oggi nel pomeriggio, con lo spoglio delle schede. per l’Irpinia In corsa l magistrato onorario Isabella De Asmundis, candidata nella lista Magistrati Europei Uniti. La vice procuratrice irpina, da vent’anni attivista delle rivendicazioni sindacali della magistratura laica nella veste di segretario nazionale dell’organismo unitario, già eletta in consiglio, quattro anni fa, si presenta nella fascia della Magistratura onoraria. In corsa, invece nella fascia della Magistratura ordinaria, c’è un altro irpino, il giudice Gennaro Lezzi, candidato nelle fila di Magistratura Indipendente. Infine a correre per la carica di componente del consiglio giudiziario anche il giudice Anna Tirone, in servizio presso il tribunale di Napoli, in corsa nella lista di Magistratura Indipendente.
Il consiglio giudiziario è un organo collegiale dello stato nell’ordinamento giuridico italiano, istituito presso ciascuna corte d’appello. Compongono ciascun Consiglio giudiziario: il presidente della corte d’appello, che ne è membro di diritto e che lo presiede, il procuratore generale presso la corte d’appello, da 4 a 10 magistrati con funzioni giudicanti, da 2 a 4 magistrati con funzioni requirenti, da 1 a 2 professori universitari in materie giuridiche e infine da 2 a 4 avvocati.
Il Consiglio Giudiziario esprime pareri motivati rispetto ai seguenti ambiti principali: tabelle di organizzazione degli uffici giudicanti e progetti organizzativi delle procure, valutazioni di professionalità dei magistrati, trattenimento in servizio o cessazione dall’impiego dei magistrati; incompatibilità dei magistrati; incarichi extragiudiziari dei magistrati; passaggio di funzioni dei magistrati; attitudini al conferimento di incarichi direttivi o semidirettivi; autorizzazione a risiedere fuori dal luogo di svolgimento delle funzioni.Inoltre, vigilano sul corretto funzionamento degli uffici del distretto, segnalando eventuali disfunzioni al CSM e al Ministro della giustizia.