Un velo di mistero e una profonda riscoperta delle radici più autentiche dell’Irpinia si posano su Savignano Irpino, che si prepara ad accogliere, il 28 Giugno 2025, alle ore 17:30, presso la tenuta “Volpe”, “Memorie di una Janara”, di Emanuela Sica [presentato in antemprima nazionale in occasione del Festival di San Remo 2025 a Casa Sanremo Writer], Delta 3 Edizioni. Un libro che non è solo un racconto, ma un vero e proprio viaggio evocativo tra mito, storia e la riscoperta di figure femminili ingiustamente dimenticate. L’autrice, Emanuela Sica, ci guida attraverso le pagine di un manoscritto ritrovato quasi per caso, in una casa dimenticata, tra le mura crepate di una contrada dal nome suggestivo: “Li Pacci”.
È qui che un bambino inciampa in un segreto sepolto dal tempo, un manoscritto sbiadito che racchiude le “Memorie di una Janara”. Da questo ritrovamento si apre un varco tra passato e presente, un viaggio ancestrale in una terra intrisa di sortilegi e magia. La voce narrante è quella di una donna che rompe il silenzio, una voce che si fa eco di ribellione e oppressione, ma anche di una profonda conoscenza della natura. Il libro ci invita a dissolvere antichi pregiudizi e stereotipi, illuminando la verità di chi fu erbaria e non strega, di chi conosceva i segreti della terra e per questo venne perseguitata. È un inno alla giustizia negata a troppe donne, tradite da secoli di ignoranza e violenza. L’opera di Sica è un richiamo potente a figure (come ad esempio Ildegarda di Bingen), guaritrici e sapienti il cui sapere fu spesso etichettato come stregoneria. “La strega non è che una sacerdotessa dimenticata”, ci ricorda l’autrice, sottolineando come il confine tra strega e santa sia spesso solo una questione di prospettiva. Le janare, figure misteriose e affascinanti della tradizione campana, sono qui celebrate come donne libere, custodi di un sapere antico, capaci di tessere destini e di guarire, ma anche perseguitate per la loro indomita libertà. Il libro è un canto antico che risuona ancora, la testimonianza di un potere che sfida il tempo e le paure, invitandoci a immaginare un mondo più grande, più selvaggio, più libero.
La presentazione, organizzata dalla FIDAPA-BPW Italy, Sezione di Sant’Andrea di Conza, si preannuncia come un momento di riflessione e dialogo. A introdurre e moderare l’incontro sarà Lucia Scrima, Presidente Panathlon Club Ariano Irpino, che guiderà il pubblico attraverso le tematiche affrontate nel libro. I saluti istituzionali saranno affidati a: Concetta Ricci, Promoter “Tenuta Volpe”; Alba Cianci, Presidente Sezione Fidapa S. Andrea di Conza; e Silvio Sallicandro, Editore Delta 3 Edizioni. La presenza di Ricci, in particolare, lega l’evento alla Tenuta Volpe di Savignano Irpino, un luogo dove la terra viene coltivata con passione, e dove la lavanda, seminata, raccolta e trasformata, diventa simbolo di benessere e armonia con la natura. Un esempio virtuoso di come le radici del territorio possano fiorire in nuove forme di eccellenza.
Gli interventi di Antonella Moscariello, Architetta, e le letture e dialoghi con l’autrice Emanuela Sica, promettono di arricchire ulteriormente l’esperienza, offrendo spunti di riflessione e approfondimenti sulle tematiche del libro. Sarà un’occasione unica per immergersi nelle atmosfere evocative di “Memorie di una Janara” e confrontarsi direttamente con l’autrice su un’opera che tocca corde profonde dell’animo umano e della memoria collettiva. L’invito è aperto a tutti coloro che desiderano intraprendere un viaggio affascinante tra le pieghe della storia, del mito e della riscoperta di sé, in un evento che celebra la forza della narrazione e il potere delle radici che ci legano alla nostra terra e alla nostra identità.