A determinare la morte di Njie Kabiro è stato un trauma cranico, che aveva causato gravi lesioni ai centri encefalici al venticinquenne gambiano volato giù da diversi metri dal centro di accoglienza di Prata Principato Ultra nel dicembre 2021. Questa la conclusione rassegnata dai consulenti della Procura di Avellino e confermata davanti al giudice monocratico Michela Eligiato.
In aula è stato ascoltato uno dei consulenti della Procura – componente del collegio che ha effettuato gli accertementi irripetibili sulla salma del 25enne – Francesco La Sala specialista medicina legale. Il medico legale ha evidenziato come il trauma cranico, al di là di altre condizioni emerse nell’ambito dell’esame avesse una rilevanza nell’evento morte del 25enne.
La difesa, il penalista D’Archi ha anche chiesto se ci fosse un collegamento tra il decesso e le inalazioni di monossido del rogo scoppiato in un’altra ala della struttura. Il medico legale ha chiarito come la “prevalenza sia legata alla grave lesione traumatica”. Tre gli imputati finiti a processo per la morte del 25enne, difesi dagli avvocati Felice Bianco del Foro di Napoli Nord e Nicola D’Archi. Il processo continuerà il prossimo 27 ottobre.