Non nasconde la sua amarezza Teobaldo Acone, ambasciatore Città del vino, in prima linea nei progetti di valorizzazione della risorsa vino sul territorio: “Nel bilancio in attesa di essere votato dal Consiglio Comunale, viene annullata l’iscrizione del Comune di Avellino all’Associazione Città del Vino, una sinergia nata 25 anni fa con il sindaco Tonino Di Nunno. In questi 25 anni, numerose sono le iniziative che abbiamo promosso, dalla partecipazione alla Bit di Milano al protocollo d’intesa tra Comune di Avellino e Città del Vino, nell’ambito dell’Area Vasta. Con l’abbandono da parte di Avellino del Movimento Città del vino, all’indomani dell’approvazione della legge regionale sull’enoturismo, viene meno la possibilità di promuovere azioni sinergiche per valorizzare i vini del territorio in una rete con il Polo Enologico e l’Istituto Agrario e l’intero territorio regionale. Posso immaginare che le cantine e l’Università Federico II non accoglieranno con favore la decisione, comprendo le difficoltà finanziarie del Comune ma questa scelta è il segno della volontà dell’amministrazione comunale di non puntare sulla risorsa vino. Quello che lancio è un allarme, la convinzione che ho è che gli attuali amministratori stiano prendendo una decisione che penalizza il territorio, comunque Avellino rappresenta l’area di tre vini docg, in questo modo ci si preclude la possibilità di un percorso unitario di valorizzazione”