Prima di tutto, vorrei fare un incontro con l’Anm che ha promosso il primo comitato del ‘No’ e poi non mi sottrarrò ad alcun tipo di confronto ma ovviamente la priorità sarà data all’Anm sempre che accetti il confronto”. E’ quanto detto dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ieri sera all’esterno del carcere di Secondigliano, dove è in visita con il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania, Edmondo Cirielli, a proposito di un incontro con Enrico Grosso, presidente onorario del comitato ‘Giusto dire No’, contrario alla riforma della giustizia.
“Sicuramente sarà una sorta di interpretazione autentica che estenderà queste tutele e possibilità, sicuramente interverremo in modo più favorevole”, ha commentato sulla circolare del Dap che centralizza a Roma l’approvazione delle attività culturali e ricreative negli istituti carcerari con alta sicurezza o sezioni 41-bis. “Io non conosco il piano della P2. Posso dire che, se l’opinione del signor Licio Gelli era un’opinione giusta, non si vede perché non si dovrebbe seguire perché l’ha detto lui. Le verità non dipendono da chi le proclama, ma dall’oggettività che rappresentano”, ha poi detto sulle parole del procuratore generale di Napoli, Aldo Policastro, secondo cui la riforma della giustizia metterebbe in pratica il piano della P2. “Se Gelli ha detto che Gesù è morto in croce, non per questo dobbiamo dire che è morto di polmonite. Anche l’orologio sbagliato segna due volte al giorno l’ora giusta. Gli inglesi dicono ‘stumbled on the truth’, inciampato nella verità. Se anche Gelli è inciampato nella verità, non per questo la verità non è più la verità”, ha chiuso Nordio.



