Grottaminarda- Da Avellino ad un tratto tra Benevento e Potenza. La fiaccola olimpionica di Milano-Cortina 2026, transita da quelle parti oggi, domenica 28 dicembre. I tedofori che la alzeranno al cielo, in questo tragitto che poi arriverà fino al grande braciere finale, saranno due studenti della cittadina ufitana. Nella tappa mattutina, Stefano Giannuzzi, 24 anni, che studia per la Magistrale di Matematica Applicata, che pratica nuoto, percorrerà Avellino. Passerà, idealmente, poi la Torcia Olimpica a Ivana De Luca, 21 anni, studentessa di Economia proprio alla Bocconi di Milano, una delle sedi delle Olimpiadi invernali, anche lei nuotatrice, premiata alle Olimpiadi di Matematica e vincitrice del premio”Aldo Morelli”.
Due studenti, in qualche modo anche atleti, che rappresenteranno un pezzetto d’Irpinia in questo importante momento. I tratti di strada che percorreranno Stefano, prima, ed Ivana, dopo, attraverseranno la Campania e faranno parte dei circa 12mila chilometri previsti nei 63 giorni prima dell’inizio dei XXV Giochi Olimpici invernali. In effetti, i grottesi chiamati ad adempiere a questo compito, un onore per loro e per l’intera comunità, sono tre. Perché lo scorso 22 dicembre è toccato ad Alfonso Cappuccio, 35 anni, che lavora in una multinazionale, con passato da pallavolista ( del quale abbiamo parlato in un precedente articolo, ndr) portare la Torcia in un tratto tra Salerno e Pompei.
“Ho scelto di candidarmi come tedofora per Milano-Cortina 2026 perché lo sport è da sempre una delle mie più grandi passioni – spiega Ivana De Luca – Grazie ad esso ho appreso disciplina, energia e voglia di superare i miei limiti. Portare la Torcia è per me il simbolo più bello di ciò che lo sport rappresenta: unire, ispirare e accendere entusiasmo in chiunque la incontri”.
“Sono onorato e profondamente emozionato di essere stato selezionato come tedoforo – afferma Stefano Giannuzzi – Per me non sarà solo una corsa, ma l’opportunità di portare un simbolo che incarna ciò in cui credo fermamente: i valori universali dello sport. La Fiamma viaggia di mano in mano, unendo tante persone e questo testimonia come lo sport sia un linguaggio che non ha bisogno di traduzioni, capace di costruire ponti e di ricordare che siamo tutti parte di una squadra più grande, quella umana. Non correrò solo per me, ma per rappresentare questo spirito di fratellanza, eccellenza, amicizia e rispetto che le Olimpiadi celebrano”.
Grottaminarda- Da Avellino ad un tratto tra Benevento e Potenza. La fiaccola olimpionica di Milano-Cortina 2026, transita da quelle parti oggi, domenica 28 dicembre. I tedofori che la alzeranno al cielo, in questo tragitto che poi arriverà fino al grande braciere finale, saranno due studenti della cittadina ufitana. Nella tappa mattutina, Stefano Giannuzzi, 24 anni, che studia per la Magistrale di Matematica Applicata, che pratica nuoto, percorrerà Avellino. Passerà, idealmente, poi la Torcia Olimpica a Ivana De Luca, 21 anni, studentessa di Economia proprio alla Bocconi di Milano, una delle sedi delle Olimpiadi invernali, anche lei nuotatrice, premiata alle Olimpiadi di Matematica e vincitrice del premio”Aldo Morelli”.
Due studenti, in qualche modo anche atleti, che rappresenteranno un pezzetto d’Irpinia in questo importante momento. I tratti di strada che percorreranno Stefano, prima, ed Ivana, dopo, attraverseranno la Campania e faranno parte dei circa 12mila chilometri previsti nei 63 giorni prima dell’inizio dei XXV Giochi Olimpici invernali. In effetti, i grottesi chiamati ad adempiere a questo compito, un onore per loro e per l’intera comunità, sono tre. Perché lo scorso 22 dicembre è toccato ad Alfonso Cappuccio, 35 anni, che lavora in una multinazionale, con passato da pallavolista ( del quale abbiamo parlato in un precedente articolo, ndr) portare la Torcia in un tratto tra Salerno e Pompei.
“Ho scelto di candidarmi come tedofora per Milano-Cortina 2026 perché lo sport è da sempre una delle mie più grandi passioni – spiega Ivana De Luca – Grazie ad esso ho appreso disciplina, energia e voglia di superare i miei limiti. Portare la Torcia è per me il simbolo più bello di ciò che lo sport rappresenta: unire, ispirare e accendere entusiasmo in chiunque la incontri”.
“Sono onorato e profondamente emozionato di essere stato selezionato come tedoforo – afferma Stefano Giannuzzi – Per me non sarà solo una corsa, ma l’opportunità di portare un simbolo che incarna ciò in cui credo fermamente: i valori universali dello sport. La Fiamma viaggia di mano in mano, unendo tante persone e questo testimonia come lo sport sia un linguaggio che non ha bisogno di traduzioni, capace di costruire ponti e di ricordare che siamo tutti parte di una squadra più grande, quella umana. Non correrò solo per me, ma per rappresentare questo spirito di fratellanza, eccellenza, amicizia e rispetto che le Olimpiadi celebrano”.
“ Un esempio formidabile, come i loro valori ed il loro entusiasmo, quello dei nostri concittadini – dice l’assessore allo Sport del Comune ufitano, Michele Spinapolice -. Riprendo le parole del nostro Presidente della Repubblica Mattarella per ricordare questi principi: “Il fuoco olimpico ricorda che le donne e gli uomini possono ambire a traguardi sempre più elevati, che sono liberi e capaci di progredire e che la consapevolezza del comune destino e del comune progresso richiede umana fraternità, sollecita solidarietà, esige che non vi sia sopraffazione, che venga bandita ogni pretesa di superiorità per origine etnica, per credo religioso, per condizione sociale. In ogni caso, il segno di pace delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi italiane sarà chiaro e visibile a ogni latitudine. È la nostra natura. La nostra cultura. La nostra storia”.
Sul”talento, la preparazione e la solidità dei principi dei giovani” si sofferma invece l’assessora alla Valorizzazione, Marisa Graziano. “Amanti dello sport, ricchi d’interessi e soprattutto carichi di valori, che fanno parte della nostra comunità ed in generale della nostra società. Giovani dai sani principi lontani da quella immagine di disinteresse, inconcludenza o addirittura violenza che troppo spesso si racconta come se fosse la regola. Questi giovani sono la nostra forza e per questi giovani dobbiamo lavorare per valorizzarli e per metterli in condizione di restare”.
“ Un esempio formidabile, come i loro valori ed il loro entusiasmo, quello dei nostri concittadini – dice l’assessore allo Sport del Comune ufitano, Michele Spinapolice -. Riprendo le parole del nostro Presidente della Repubblica Mattarella per ricordare questi principi: “Il fuoco olimpico ricorda che le donne e gli uomini possono ambire a traguardi sempre più elevati, che sono liberi e capaci di progredire e che la consapevolezza del comune destino e del comune progresso richiede umana fraternità, sollecita solidarietà, esige che non vi sia sopraffazione, che venga bandita ogni pretesa di superiorità per origine etnica, per credo religioso, per condizione sociale. In ogni caso, il segno di pace delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi italiane sarà chiaro e visibile a ogni latitudine. È la nostra natura. La nostra cultura. La nostra storia”.
Sul”talento, la preparazione e la solidità dei principi dei giovani” si sofferma invece l’assessora alla Valorizzazione, Marisa Graziano. “Amanti dello sport, ricchi d’interessi e soprattutto carichi di valori, che fanno parte della nostra comunità ed in generale della nostra società. Giovani dai sani principi lontani da quella immagine di disinteresse, inconcludenza o addirittura violenza che troppo spesso si racconta come se fosse la regola. Questi giovani sono la nostra forza e per questi giovani dobbiamo lavorare per valorizzarli e per metterli in condizione di restare”.