Da una parte l’interesse di due imprenditori ad investire in Irpinia, dall’altra le lettere di licenziamento pronte a partire: sono le due facce della vertenza ArcelorMittal. Più ombre che luci al termine del confronto in Confindustria tra azienda e sindacato: la procedura è ormai in dirittura d’arrivo e, nei prossimi giorni, potrebbero essere inviate le lettere di licenziamento ai 70 lavoratori dello stabilimento di Luogosano. Le luci della speranza arrivano dall’attività di scouting in corso che dovrebbe portare all’individuazione dei nuovi investitori.
La notizia, anticipata dalla direzione aziendale al tavolo dello scorso 6 maggio, è stata confermata: sono due gli imprenditori concretamente interessati a rilanciare lo stabilimento irpino specializzato nella trasformazione di acciaio zincato in preverniciato per il mercato delle costruzioni ed elettrodomestico. I tempi però sono tutt’altro che certi e rapidi, come confermato anche dal sindacato. Uno due due imprenditori dovrebbe arrivare in Irpinia già domani per un primo sopralluogo nell’area industriale di San Mango sul Calore. Un segnale sicuramente positivo che non basta però a tranquillizzare sindacato e lavoratori: l’azienda chiuderà definitivamente i battenti il prossimo 31 luglio e l’operazione di cessione va quindi necessariamente chiusa prima di quella data.
La caratteristica dei potenziali acquirenti è che abbiano un fatturato di almeno 15 milioni di euro e che abbiano presentato i bilanci relativi agli utili. Queste sono gli unici elementi emersi dal tavolo sul profilo dei nuovi investitori. A questo punto la vertenza potrebbe tornare al centro di un tavolo regionale che dovrebbe essere convocato a breve dall’assessore alle Attività Produttive Antonio Marchiello. Al summit parteciperà anche un esponente del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. L’asse Regione-Governo dovrebbe aumentare il livello di pressione sui nuovi imprenditori e velocizzare le procedure per il rilancio dello stabilimento irpino.