ArcelorMittal verso l’accordo, ma la Uilm frena e non nasconde più di una perplessità sul futuro dei lavoratori e dello stabilimento di Luogosano. “Registro un entusiasmo eccessivo e immotivato, la soluzione resta lontana”, precisa il segretario della Uilm Gaetano Altieri. “Al momento ci sono solo delle manifestazioni di interesse, ma c’è da fare ancora un bel pezzo di strada prima che si possa concretamente parlare dell’arrivo di un nuovo imprenditore pronto ad investire e a recuperare tutta la manodopera. Le condizioni sulla base delle quali si andrà a chiudere l’operazione sono fondamentali, io preferisco restare prudente in attesa di confrontarmi su un piano industriale”.
Lunedì 30 giugno si metterà nero su bianco sulla cassa integrazione per cessazione di attività. Anche su questo punto Altieri non nasconde più di una preoccupazione. “L’obiettivo iniziale era diverso, avremmo preferito partire, dopo il ritiro della procedura di licenziamento collettivo, da un periodo di cassa integrazione per situazioni di crisi, per poi proseguire, eventualmente, con un altro periodo di cassa integrazione per cessazione, in modo da garantire ai lavoratori una copertura maggiore. Così invece, tra un anno, in caso di mancato rilancio dello stabilimento, i lavoratori – osserva il segretario della Uilm – potrebbero essere comunque licenziati e collocati in Naspi. Purtroppo è una prospettiva tutt’altro che remota, della quale dovremo tenere conto lunedì, quando si andrà a definire un accordo che dovrà garantire il più possibile i lavoratori. Purtroppo – conclude Altieri – questa vertenza si è messa da subito in salita per l’assoluta indisponibilità dell’azienda a ragionare su basi diverse: il suo unico interesse è sempre stato quello di chiudere e andare via”.
Domani, intanto, presso il Castello di Taurasi, è in programma un’assemblea pubblica alla presenza dei lavoratori, dei Sindaci, dei Consiglieri Regionali, del Presidente della Provincia e dei Consiglieri Provinciali e dei Deputati. Interverrà anche Loris Scarpa della Fiom Nazionale. Il giorno dopo, Venerdì 27 giugno, è previsto un altro incontro, promosso dal Prefetto Rossana Riflesso, tra una delegazione di lavoratori e il Ministro Matteo Piantedosi. Poi lunedì, come detto, si torna in Regione per definire l’accordo sulla cassa integrazione, passaggio fondamentale per i lavoratori, ma anche per iniziare a fare chiarezza sul destino dello stabilimento irpino specializzato nella produzione di preverniciato zincato di laminati piani d’acciaio e lavorazioni in acciaio. Il primo nodo da sciogliere, possibilmente in fretta, è quello del nuovo imprenditore pronto a subentrare alla multinazionale indiana. Senza questo passaggio di consegne, diventa difficile intravedere un futuro davvero possibile.