Autore: Gianni Festa
Di Gianni Festa Non che mi meravigliassi. In fondo, il comune sentire fa sì che la morte renda tutti buoni. Il pudore, a mio avviso, dovrebbe consentire almeno il silenzio. Con la dipartita di Silvio Berlusconi la grande protagonista è l’ipocrisia. Poco è mancato che, nella straordinaria piazza affollata davanti al duomo di Milano, qualcuno gridasse “santo subito”; e poco è mancato che qualcun altro cogliesse l’occasione del lutto per pentimenti postumi, secondo l’italico stile del “tanto il morto non parla”. Rattrista, però, il fatto che coloro che in vita sono stati feroci avversari del Cavaliere, dipingendolo in tutti i modi…
Di Gianni Festa Qual è oggi l’immagine ricorrente dei paesi delle zone interne? Quella degli anziani seduti davanti a un bar che ammazzano il tempo giocando a carte. Di giovani neanche a parlarne. Sono andati via in cerca di un lavoro. Alessandro ha 16 anni. Il padre lavora in Australia, la madre fa la badante in un paese vicino e a lui ci pensano i nonni. Gli chiedo come vede il suo futuro. Non esita: andrò via. Qui il lavoro non c’è. I suoi amici hanno già le valige pronte. Anche il parroco si lamenta. Le anime si riducino sempre di…
Di Gianni Festa Resto basito. Sarà pure per il fatto che appartengo a una generazione nella quale la stagione dei doveri era per tutti un riferimento certo e rigoroso, ma rispetto a quello che accade oggi nel mondo giovanile non riesco proprio a trovare una giustificazione. Mi riferisco, in particolare, a quanto è avvenuto ad Abbiategrasso dove uno studente ha accoltellato in un’aula della scuola la propria insegnante, ferendola in modo grave solo perché temeva di esse- re interrogato, e a Napoli dove due ragazzi, uno dei due minore, hanno fatto fuoco con una mitraglietta ferendo una ragazzina che ha lottato…
Di Gianni Festa Era di domenica quel 23 maggio 1992. Nella mia postazione a Il Mattino irrompe l’edizione speciale del Tg1. Prime notizie incerte di un attentato sull’autostrada Punta Raisi-Palermo. Il conduttore ha un viso pallido. Sussurra appena il nome probabile del giudice Giovanni Falcone. Poi un tam-tam, gli aggiornamenti, le immagini, un brivido che attraversa l’Italia. In redazione arrivano moltissimi colleghi, chi in costume da bagno, chi in pigiama e a me tocca organizzare il lavoro. Far partire gli inviati, rovistare negli archivi alla ricerca degli ultimi omicidi di mafia in Sicilia. Tutto mentre l’angoscia trasferisce al cuore un battito…
Sarà stata anche la misteriosa “manina”, ma il risultato non cambia. Chi ha diffuso il testo “segreto” sull’Autonomia differenziata regionale, pronto ad essere discusso in Consiglio dei ministri, lo ha fatto per evitare che si consumasse l’ennesimo agguato nei confronti del Mezzogiorno d’Italia. O forse no, il Sud potrebbe non avere nulla che fare con l’anonimo manovratore. L’obiettivo, tra le varie ipotesi che circolano, potrebbe essere quello della vendetta politica nell’ambito della stessa coalizione di centrodestra. “A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina”, amava dire l’inossidabile Giulio Andreotti, ed è probabile, in questo caso, che la differenza…
Antonio Gengaro, avellinese doc, storico consigliere comunale, alcuni giorni fa ha lanciato un forte allarme: sulla città di Avellino – ha affermato – sta calando una colata di cemento. Gli hanno fatto eco l’Ordine degli architetti, il consigliere comunale Nicola Giordano, molti avellinesi che hanno espresso il loro disappunto sui social e, non ultimi, gli aderenti ad alcune associazioni che sono attente al territorio comunale. Silenzio assoluto, invece, dalle opposizioni consiliari, ad eccezione di sinistra italiana, dalla segreteria provinciale del Partito democratico (ma esiste ancora?) e da quanti pontificano con inutili riflessioni. In realtà, rispetto al fenomeno della speculazione edilizia,…
Quel giorno a Palermo, quasi nascosto sulla collina di fronte all’abitazione di Salvo Lima, osservavo il cadavere del potentissimo esponente politico andreottiano e cominciai a viaggiare con il pensiero fra i mali che affliggono il nostro Paese. Mi passava nella mente la frase di Giovanni Falcone: “La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine”. Ma quando? La mafia oggi, invece, resiste e si espande quasi indisturbata, come dimostrano alcune prime dichiarazioni di Matteo Messina Danaro. Non solo essa. La ‘ndrangheta ha occupato l’intero territorio…
La città di Avellino, e più specificamente l’Irpinia, quale ruolo occupano nella Campania’? La risposta non può che essere: marginale. Eppure tutto farebbe pensare ad una sua centralità strategica nel modello regionale dell’equilibrio territoriale e dello sviluppo complessivo. La città di Napoli con il suo sovraffollamento ha problemi ambientali drammatici. La concentrazione della popolazione nei quartieri storici non regge alle sfide della modernità e le periferie a ridosso del capoluogo campano soffocano per la diffusa criminalità che ha come obiettivo il controllo dell’illecito. Si tenta a Scampia, un tempo luogo del controllo del mercato della droga, un’operazione culturale a largo…