Autore: Gianni Festa
Per una storica, antichissima consuetudine, i rioni periferici vengono attenzionati dai partiti e dai candidati solo in occasione dei turni elettorali. Ci si arriva con il sorriso sulle labbra, con uno straordinario carico di promesse e, con la faccia tosta di denunciare anche un insopportabile abbandono. Se in un tempo non molto lontano le persone dei quartieri popolari si sentivano gratificate dalle visite dei candidati con il codazzo, oggi, invece, è la contestazione il modo di accogliere coloro che intendono soltanto carpire il consenso. Questo comportamento, il Corriere lo sta registrando di frequente nell’inchiesta in corso, un viaggio nella città…
Essere diversamente giovane, come oggi si dice degli anziani, è tante cose messe insieme: la salute fragile, la lentezza nei movimenti, ma soprattutto, in un certo senso, un privilegio. Il beneficio è disporre di un patrimonio importante che è il risultato del proprio vissuto. Tuttavia, proprio in nome di questo si avverte un limite. Quello di non accettare certi cambiamenti come l’inesorabile male che inquina la società. Il che ovviamente non accade se i mutamenti sono finalizzati al bene comune. Un esempio calzante è l’intelligenza artificiale che, con rapidità incredibile, sta cambiando il modo di comunicare. Io che ancora oggi…
Ha ragione Pasquale Picone, Questore di Avellino, quando riflette sullo stato della città e dell’Irpinia attivando un ragionamento che veleggia tra il passato e il presente per sollecitare la pubblica opinione, e la stessa informazione, a recuperare un ruolo propositivo per aiutare questa nostra terra ad uscire da una crisi drammatica. Picone ha tutte le carte in regola per radiografare la realtà. Irpino di Ospedaletto e avellinese di adozione ha costruito la sua brillante carriera con spirito di servizio e non pochi sacrifici. E’ stato protagonista negli anni in cui prestava servizio in Irpinia della lotta alla camorra nel Vallo…
Prima nelle Marche, poi in Calabria e poi, probabilmente, nel tempo che verrà. In Campania come in Veneto. Scrivo dell’astensione alle urne elettorali. Si va di male in peggio. Per la partecipazione è un momento molto triste. E’ il segno che la politica non piace più. I motivi della delusione sono molti. Certamente incide il fatto che chi occupa le istituzioni, i centri del potere, non è in relazione con i bisogni della società. Il fenomeno dell’astensione non è nuovo, viene da lontano e comunque man mano che la crisi della rappresentanza si è acuita si è innalzata la percentuale…
Si fa un gran parlare dello spopolamento delle zone interne e della difficoltà nel ricercare soluzioni contro la desertificazione. Per anni si è registrata una non politica con risultati a dir poco insoddisfacenti. Andare via dai paesi del “presepe”, per citare la buonanima del meridionalista Francesco Compagna, aveva il significato di una fuga dalla sonnolenta situazione senza prospettiva. Era come fuggire da quell’inferno di solitudine in cui il racconto sul passato di chi restava si modulava su una caparbietà di restanza obbligata dal sentimento della radice e la consapevolezza di un futuro ignoto e perciò senza certezze. Più nel Mezzogiorno…
Due giorni del nostro giornale di straordinaria intensità. Per approfondire, con autorevoli rappresentanti della vita sociale irpina, e non solo, da dove ripartire per recuperare i ritardi che si sono registrati nel tempo passato, ponendo al centro dei dibattiti svoltisi nelle quattro tavole rotonde nelle sedi di Villa Amendola e del Carcere borbonico, il tema della legalità. E’, tra le emergenze, quella che più ci preoccupa e su cui gli attori intervenuti hanno espresso totale condivisione. Il quadro complessivo che è venuto fuori dai confronti nei singoli settori della società irpina, al di là delle denunce, molte e puntuali, riflette…
Molti sono i report sui servizi alle comunità: tra questi l’acqua e i rifiuti sono il business del tempo a venire. E’ in questi settori, a cui si aggiunge quello della speculazione edilizia, che i poteri occulti e le infiltrazioni della criminalità organizzata hanno programmato il loro futuro. Non senza la complicità colpevole della politica e dei partiti che ne sono lo strumento. Tutto questo ha determinato un oggettivo arretramento della nostra provincia, che oggi sta vivendo una crisi che viene da molto lontano. Emblematica e paradossale è la vicenda che riguarda la crisi idrica. Essa si coniuga con la…
Un giornale, la sua terra. Se la testata poi corrisponde al nome di Corriere dell’Irpinia essa ha un valore aggiunto dovuto al tempo in cui si diffonde (102 anni dalla nascita), ai contenuti, soprattutto l’impegno meridionalista del suo primo fondatore Guido Dorso, linea rigorosamente da me seguita, e infine nell’essere una palestra in cui la formazione delle giovani leve è tra gli obiettivi che persegue. La sua forza è nell’autonomia, nell’indipendenza non di facciata, nel confronto e nel dialogo con i suoi lettori. In virtù di questa specificità il Corriere, da alcuni anni, passando dal quotidiano al settimanale, ha inteso…



