Autore: redazione web

Senza il PD nessun governo è possibile a meno di un’alleanza tra il M5S e la Lega: due partiti populisti, sovranisti ed euroscettici che tutti gli osservatori politici, l’Europa ed i mercati vedono come il male peggiore per l’Italia e lo stesso Berlusconi e la Meloni temono. A quindici giorni dalle elezioni i partiti, vincitori e vinti, restano ancora inchiodati sulle loro posizioni. Di Maio e Salvini pretendono di formare il governo, l’uno in quanto leader del partito di maggioranza relativa, l’altro perché leader della coalizione che ha preso più voti. Se gli altri non vengono a più miti consigli…

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C’ è un irresistibile cattivo odore che attraversa la città. Ci sono ambigui personaggi che si agitano e che non vogliono perdere il controllo sugli affari cittadini. C’è una miserevole probabile alleanza tra chi ha consentito di disamministrare Avellino e chi, da straniero, vorrebbe garantire la prosecuzione dello scempio. Questo magma si agita nel Pd irpino che, fra qualche mese, sarà chiamato per contribuire al rinnovamento della classe dirigente comunale. Stimo molto Cosimo Sibilia e ritengo che la sua proposta per un sindaco autorevole e trasparente per la città sia motivata dal desiderio di porre fine al degrado che è…

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Ameno di due settimane dal voto del 4 marzo e prima ancora che inizi la XVIII legislatura, i due vincitori delle elezioni provano ad accordarsi per spartirsi la presidenza delle Camere. Non sarebbe ancora un’intesa politica per il governo che verrà, ma ne potrebbe essere la premessa, se reggerà alla prova del voto che i neoeletti deputati e senatori saranno chiamati ad esprimere a partire dal prossimo 23 marzo. numeri già parlano chiaro: al Senato la coalizione di centrodestra potrebbe comunque eleggere un suo rappresentante se dopo la terza votazione si andasse, come prescrive il regolamento, al ballottaggio fra i…

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Dopo il 4 marzo sono cominciati i giri di valzer per la formazione di un nuovo governo, ma gli attori politici protagonisti della scena sembrano ispirarsi al titolo di un famoso film di Bernardo Bertolucci: io ballo da sola. In realtà le elezioni hanno suggellato il trionfo di due soggetti politici, la Lega, (all’interno del blocco di centro- destra) ed il Movimento 5 Stelle ed il tonfo del terzo soggetto, il PD. Entrambi i soggetti politici usciti rafforzati dalle urne rivendicano per sé, in contrapposizione fra di loro, il ruolo di governo. Pur non avendo la maggioranza dei seggi, mentre…

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Nei giorni in cui stiamo ricordando i quarant’anni dal rapimento di Aldo Moro si possono fare delle analogie politiche rispetto a quel periodo. Le elezioni del ’76 sono passate alla storia come quelle dei due vincitori (DC e PCI) che non riescono a bastare a se stessi. Allora i “nemici” ideologici, ispirati proprio da Moro, danno prima vita al governo della “non sfiducia” o delle astensioni e poi proprio il 16 marzo del ’78 nasce l’esecutivo con l’ingresso del partito comunista in maggioranza. Una fiducia inevitabile per consentire ad un governo nella pienezza delle sue funzioni di fronteggiare il terrorismo,…

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Le difficoltà nel trovare una maggioranza di governo, oltre che dai numeri, sono accresciute da una pesante coltre di diffidenze reciproche e di desideri di rivincita. Essa grava sulle coalizioni e sulle singole forze politiche. Con il risultato che qualsiasi operazione di avvicinamento delle posizioni é resa più difficile e complessa. La direzione del Pd si é svolta in uno scenario surreale. Un convitato di pietra, Renzi, é fuggito senza trovare il coraggio di parlare al suo popolo. Però ha già preannunciato il ritorno non davanti al suo partito ma dalle colonne di un quotidiano. Fino a far fantasticare di…

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Uno spettro (retorico) si aggira sul dopo voto in Italia: lo spettro della Responsabilità. Chiama in causa gli sconfitti, in pratica il Partito Democratico, piuttosto renitenti; viene brandito, finirà per diventare come la spada di Brenno?.  Da chi ha vinto ma non è in condizione di poter contare su maggioranze autonome per varare un governo. Si va a caccia di precedenti. Si ricorda il governo Andreotti varato nel 1976 con la formula della non sfiducia (o delle astensioni) che però alla bisogna attuale sta come i cavoli a merenda. L’Italia di allora era caratterizzata dalla presenza sulla scena di partiti…

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