Autore: redazione web

Ricordate le discussioni alla Camera dei deputati sulla questione meridionale, in un’aula quasi deserta e con scarsissima partecipazione dei rappresentanti politici del Mezzogiorno? E ancora. I moniti severi nel mese di luglio della Svimez nei suoi rapporti annuali, con la denuncia sui ritardi dello sviluppo? Dimenticare tutto questo sarebbe un grave errore. Perché è qui, nelle regioni meridionali, che si gioca la partita delle elezioni politiche del 4 marzo 2018. E’ qui, nel Sud, che la classe dirigente politica si gioca la partita del rinnovamento e dello sviluppo del Paese. Ed è sempre qui che l’Italia unita, sia pure con…

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L’attenzione concentrata sulla campagna elettorale per le politiche sta facendo passare in secondo piano la sfida per le regionali che, soprattutto in Lombardia e nel Lazio, fa registrare significative novità. Nelle due regioni – la prima è la più popolosa e ricca d’Italia – si manifestano dinamiche diverse dal trend nazionale o forse stanno giungendo a maturazione processi politici che altrove stentano a riconoscersi. Partiamo dal Lazio dove appare certa la previsione di una vittoria del governatore uscente Nicola Zingaretti, che guida una coalizione formata da Pd, radicali, Liberi e Uguali e da alcune liste di centro. Il suo successo,…

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Il cittadino italiano, tra un mese, sarà posto di fronte ad una grande scelta: o farsi governare “sinistra – mente” da una Destra o farsi governare “maldestramente” da una Sinistra. Questa mia sintetica definizione è certamente incompleta,ma è sufficiente ed idonea per l’uso che intendo farne. Innanzitutto bisogna chiarire che non tutti danno lo stesso significato al concetto di “bene comune”; talora,addirittura,il “bene” non sempre è “bene” e,quasi sempre, non è comune,cioè di tutti,equamente ripartito, destinato a tutti .Un tempo, molti o pochi,in rapporto al periodo storico ed alla situazione socio-geografica, si dedicavano alla politica, nel significato di gestione della…

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I drammatici fatti di Macerata chiamano in causa il tema della parola, a cominciare dalla parola non detta: terrorismo. Che cos’è, infatti, un’azione volta a provocare una strage per un movente politico se non un atto di terrorismo? Perché, in una campagna elettorale rovente in cui gli attori politici si scagliano contro l’un l’altro accuse infamanti, nessuno ha avuto la limpidità di usare la parola terrorismo per descrivere quello che è stato fatto ed inquadrarlo nel contesto politico che ha armato la mano dell’energumeno che ha impugnato la pistola prendendo a bersaglio tutte le persone di colore che incontrava lungo…

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Come spesso accade in questa campagna elettorale piena di accuse e slogan di propaganda le poche parole di saggezza arrivano dal Quirinale. Mattarella senza fare un esplicito riferimento al raid razzista di Macerata ha detto che l’Italia ha bisogno di sentirsi comunità, senza diffidenza. La mancanza porta ad intolleranza e a volte alla violenza. Questo richiamo ad una sorte comune in cui ognuno deve vivere insieme agli altri è la risposta migliore a chi cerca lo scontro politico anche su un episodio increscioso, da condannare senza riserve perché nel nostro paese non si può assistere a scene da far west…

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Le liste dei candidati alle politiche non sfuggono per lo più all’impressione di una desolante mediocrità. Aggravata dalla evidente ricerca di una esasperata fedeltà da parte di leadership di partito intolleranti e monocordi. E anche per questo in difficoltà di consensi. Dei dissenzienti e di persone che hanno manifestato indipendenza di giudizio ne sono scampate davvero poche alle affilate mannaie delle segreterie! L’accoppiata tra il Rosatellum – che toglie agli elettori ogni possibilità di scelta dei candidati- e liste elettorali così povere di qualità accrescerà ulteriormente il malcontento popolare. E produrrà conseguenze nefaste sul tessuto democratico del nostro Paese. All’epoca…

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“La purezza è un’idea da fachiri… Io, le mani, le ho sporche. Le ho affondate nella merda e nel sangue fino ai gomiti” (Jean Paul Sartre) Anche i 90 anni di Ciriaco De Mita sono implacabilmente finiti sotto i ruvidi commenti della rete. Non c’è da meravigliarsi. Il compleanno di questa complessa e controversa personalità della politica italiana diversamente celebrato altrove non poteva non diventare il ghiotto argomento incidentale della campagna elettorale nella provincia di cui De Mita è storicamente considerato il deus ex machina. Comunque. Sia nella considerazione del leader politicamente lungimirante che prima di altri nel Mezzogiorno ha…

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