Autore: redazione web
Appena dopo il trionfalistico annuncio della conclusione dell’erculea fatica dell’esproprio della Dogana da parte del Comune di Avellino, si è appreso che (non si sa se per insipienza giuridica, furbizia paesana, pressappochismo amministrativo, o tutte queste cose insieme), le statue della facciata non sono state comprese nell’esproprio. Ciò ha dato adito al sig. Francesco della Valle, che si autodefinisce «comproprietario della parte artistico-monumentale » della Dogana (in effetti non sapevamo che questa fosse una specie di “spezzatino”), di asserire che il Comune di Avellino avrebbe espropriato soltanto il suolo su cui sorge la Dogana e non l’edificio nella sua interezza.…
Temo che se non ci sarà una vera rivoluzione culturale. Anche i prossimi appuntamenti elettorali, politiche e amministrative, rischiano di trasformarsi in una grande occasione perduta. Dico questo perché osservo, con grande rammarico, le vicende che accadono in quest’ultimo periodo e che mi portano a riflettere sul concetto dorsiano di classe dirigente. Ci sono almeno tre antichi vizi che minano la credibilità. Sono: trasformismo, clientelismo e nepotismo. Questi vizi sono tra le cause maggiori del fallimento della questione meridionale e, nonostante siano stati combattuti, riescono ancora oggi a resistere con maggiore impudicizia di ieri. Osservo l’immonda battaglia delle tessere nel…
Il risultato delle elezioni tedesche del 24 settembre è un campanello d’allarme per il futuro dell’Europa ma anche per i partiti progressisti dei diversi paesi del Vecchio continente, a cominciare dall’Italia che andrà al voto nella primavera prossima. Il pesante ridimensionamento della Democrazia cristiana di Angela Merkel, la sconfitta dei socialdemocratici e la vittoria dell’Afd, partito di estrema destra con forti venature neonaziste, confermano il declino delle due tradizionali culture riformiste – quella popolare e quella socialdemocratica – che quasi ovunque si sono alternate al potere dal secondo dopoguerra. La più devastante crisi economico sociale mai attraversata dai tempi della…
Dopo il risultato poco esaltante delle elezioni in Germania, nuove nubi si addensano sull’Europa. Pochi si sono accorti della gravità dello scontro istituzionale fra il Governo spagnolo e la Comunità autonoma di Catalogna incentrato sul progetto di indipendenza della Regione Catalana, che dovrebbe essere sancito dal referendum in programma per domenica prossima. L’attenzione dei media si è concentrata sulle proteste e sulla mobilitazione popolare a Barcellona contro gli arresti di funzionari ed esponenti del governo catalano, il sequestro delle schede elettorali e le altre misure repressive adottate dall’autorità giudiziaria e dal governo spagnolo per impedire che si svolga il referendum,…
Ci vorranno tempi lunghi per formare il nuovo governo in Germania e tempi ancora più lunghi con ogni probabilità saranno necessari in Italia dopo le prossime elezioni politiche. Quello che ci accomuna è il sistema elettorale. Nonostante le notevoli differenze l’impianto è simile: una legge proporzionale senza premi di maggioranza. Dunque dopo il voto non sono gli elettori ma le singole forze politiche a dover trovare una maggioranza possibile in Parlamento. Dalle urne elettorali tedesche è uscito un verdetto pieno d’incognite e di possibili mine vaganti per la stessa stabilità politica futura. I partiti che erano al governo hanno incassato…
La designazione di Luigi di Maio a candidato premier (e a vero capo politico?) segna una nuova fase nella vita deI Movimento Cinquestelle. Tuttavia, rimangono non affrontate o non risolte diverse questioni molto serie. Alcune inerenti alla sua nascita come movimento, perciò abbastanza refrattario alle regole di democrazia interna. Altre riguardanti la sua trasformazione in struttura (partito?). Altre ancora il suo passato all’insegna di un leader carismatico non eletto e in futuro guidato (se cos’ì sarà) da un capo politico. L’inevitabile, rapido cambiamento del suo Dna in un periodo elettorale, con le incognite interne e le ricadute esterne che comporta,…
Il Papa e la lotta alle mafie Tra gli avvenimenti nazionali di primo piano che hanno interessato i mezzi di comunicazione, nel corso della settimana scorsa, è certamente annoverabile l’udienza di Papa Francesco alla commissione Antimafia del Parlamento Italiano, presieduta da Rosy Bindi. La straordinarietà dell’evento – è stata la prima volta che il Papa riceve la commissione Antimafia – è anche collegata al ventisettesimo anniversario del brutale assassinio del giovanissimo giudice Rosario Livatino di cui è stato già avviato l’iter della beatificazione. Nel corso del suo significativo discorso di accoglienza Papa Francesco ha definito il magistrato integerrimo “martire della…
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