Sono ancora tante le ombre che si allungano sull’automotive in Irpinia, ma la ripresa non è così lontana. Secondo gli ultimi dati del registro delle imprese della Camera di Commercio di Avellino, le imprese attive ammontano a circa 230, con un incremento di poco inferiore al 3% rispetto al 2024, quando erano 223. Le imprese nate sono 15, a fronte di 8 cessate, per un saldo positivo di +7 nuove aziende. Il settore occupa complessivamente circa 1.200 addetti: anche in questo caso si registra una crescita, anche se marginale, pari a circa il 4% rispetto all’anno precedente. Segno più anche per il fatturato complessivo che si attesta intorno ai 350 milioni di euro, con una crescita del 6% rispetto al 2024, trainata dalla domanda di veicoli elettrici e dai servizi di assistenza. A occhio, almeno analizzando questi pochi dati, non siamo di fronte ad un settore che scoppia di salute, ma nemmeno ad un comparto in coma.
É piuttosto la fotografia di un settore in difficoltà, che ha però ancora qualche buona carta da giocarsi per crescere in competitività e superare la difficile congiuntura. La sfida da vincere è quella della transizione energetica che richiede, come facilmente intuibile, massici investimenti in tecnologia e formazione per mantenere la competitività nel contesto nazionale ed europeo. Un passaggio non facile per un mercato ancora fortemente legato alla vendita di veicoli tradizionali, mentre diventa fondamentale, nei prossimi anni, un’accelerazione decisa verso la mobilità sostenibile. Per rendersene immediatamente conto, basta focalizzare per un attimo l’attenzione sullo stabilimento più importante della provincia. Stellantis ha forse superato il momento più critico, sia in termini di mercato che di occupazione, ma ora è chiamato a darsi una nuova mission che deve guardare necessariamente al green e, più precisamente, all’ibrido e all’elettrico. Restare ancorati alla produzione dei “vecchi” motori diesel sarebbe un errore fatale, destinato a costare molto salato nei prossimi anni.
Le sfide che attendono l’ex Fma di Pratola Serra sono quelle che sono chiamate ad affrontare tutte le aziende di settore, costrette, chi prima chi un attimo dopo, a fare anche i conti con la crescente concorrenza di operatori esteri e con la necessità di innovare i modelli di business. La forte spinta verso la mobilità sostenibile e l’evoluzione verso veicoli elettrici (EV) e ibridi è destinata a influenzare significativamente le strategie delle aziende locali. Sono questi gli scenari da affrontare per un settore che, in Irpinia, resta troppo spesso ancorato a modelli di sviluppo in parte superati. Per lo scatto in avanti serve ora il contributo di tutti: delle imprese e degli imprenditori prima di tutto, ma anche del sindacato, della politica e delle istituzioni. La collaborazione tra aziende e istituzioni, e quindi l’accesso a fondi europei per l’innovazione, saranno fattori determinanti per il futuro del settore.