Nello scorso mese di novembre, Raffaele Sabatino di Montefalcione ha conseguito la laurea triennale in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali presso l’Università di Salerno con una tesi sulla disabilità e i disturbi della personalità in età moderna.
Scrive il neo-dottore Raffaele Sabatino:“ Con questa tesi di laurea dal titolo Ricerche e casi di studio su disabilità e disturbi della personalità in età moderna faremo un excursus storico che ricopre l’intera epoca moderna che va dal XV secolo fino all’inizio del XIX secolo, con il Congresso di Vienna e la Restaurazione del 1815”.
Il lavoro svolto è interessante per due motivi. “Ad alimentare la scelta dell’argomento di discussione è stata la passione verso gli studi della storia moderna, in particolar modo verso la «documentazione storica utile a permetterci di ricostruire le vicende, i comportamenti, il vissuto delle persone disabili nel passato”.
Più interessante e coinvolgente, perché l’autore è lui stesso un disabile:“ Il secondo fattore che ha guidato la stesura è la mia esperienza diretta come rappresentante dell’Associazione Studentesca Universitaria ‘Erga Omnes’, che ha come obbiettivo aiutare gli studenti affetti da diverse abilità e disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) cercando di assicurare loro pari opportunità di studio e crescita. Questa missione ha semplificato la mia la ricerca e l’elaborazione della tesi in quanto sono toccato in prima persona e dunque non voglio solo fornire delle informazioni storiche, ma anche stimolare una riflessione sulle sfide dell’inclusione e dell’esclusione nel presente”.
“Con questo elaborato -sottolinea Raffaele Sabatino- ho voluto mettere in risalto come il concetto di diversa abilità si sia modificato nel corso della storia in particolar modo in tutto l’arco del tempo che ricopre l’epoca moderna. Come abbiamo potuto osservare la diversa abilità non è un concetto che rimane immutato nel tempo. La sua concezione è influenzata dalle varie divergenze scientifiche, fisiche e comportamentali le quali vengono ritenute problematiche in maniera differente nel contesto socioculturale in cui si presentano.
Nell’arco del tempo nei confronti delle diverse abilità si sono susseguiti vari atteggiamenti che vanno dalla violenza fisica, al rifiuto, all’assistenzialismo caritatevole, alla curiosità medica e scientifica, fino all’accoglienza; «per tale ragione ad oggi coesistono atteggiamenti e comportamenti di individui ed intere comunità, diversificati, ambigui e contradittori ».
“La storia ci mostra esempi di persone che, pur affette da disabilità, hanno saputo operare in vari campi del sapere offrendo così nuovi modi di vedere e comprendere. Se guardiamo al presente, nonostante i notevoli progressi, il processo verso una vera inclusione delle persone con disabilità non è ancora completo. Esistono ancora svariate barriere, sia fisiche che culturali, che limitano la partecipazione di queste persone nella società. Il pregiudizio, la mancanza di risorse adeguate non permettono di raggiungere l’integrazione che possa valorizzare le capacità e le potenzialità di ogni individuo, indipendentemente dalla sua condizione. In conclusione, possiamo dire che la storia delle diverse abilità ci offre un insegnamento prezioso: nonostante le difficoltà e le incomprensioni, le persone affette da menomazioni hanno rappresentato una ricchezza per la società, mettendo in mostra le proprie attitudini nei vari campi del sapere”.
“Tuttavia, sottolinea Raffaele Sabatino– il percorso che porta a una vera inclusione è ancora in corso e richiede uno sforzo dell’intera umanità. Riconoscere il valore di ogni individuo, abbattere le frontiere che persistono è una necessità per costruire un futuro più equo e solidale per tutti”.