AVELLINO – In caso di candidatura alla presidenza della Regione Campania Edmondo Cirielli contro chi vorrebbe gareggiare? “Io sarei un tifoso di De Luca. Sarebbe il migliore candidato per noi del centrodestra”. il viceministro si è concesso una battuta con i giornalisti prima di salire sul palco della convention di Fratelli d’Italia organizzata dalla presidente provinciale del partito Ines Fruncillo, in corso all’Hotel de la Ville di Avellino. Ma perché gli piacerebbe scontrarsi proprio con il governatore uscente? “Perché i disastri della Campania sono evidenti. Anzi non vorrei che l’idea di sostituire De Luca nasconda l’intenzione del centrosinistra di fare come hanno fatto con Bassolino, dando poi tutte le colpe degli sfaceli della Campania non al Pd ma a De Luca. Per loro sarebbe comodo e infatti ora stanno lavorando su altri nomi, per fare il campo largo, (che poi vedremo sul campo quanto sarà larga questa coalizione). A noi, ripeto, converrebbe De Luca, perché perdente”.
Al centrodestra quindi converrebbe approvare il terzo mandato… “No, secondo me – ha detto Cirielli – il principio del terzo mandato è un principio che va contro l’incancrenirsi di situazioni clientelari che al Sud sono particolarmente pericolose. In Campania si sono susseguiti tanti scandali, al idi là dell’aspetto giudiziario dove pure ci sono state vicende gravi con i collaboratori di De Luca che hanno patteggiato le pene, confermando l’esistenza di imbrogli e atteggiamenti scorretti. Credo che sia un sistema che fa male alla Campania. E va sradicato. Penso che sia giusto giuridicamente che dopo due mandati si cambi, anche all’interno del partito. Appoggio chi a livello nazionale sostiene che per la trasparenza e la democrazia vera non sia giusto avere un terzo mandato”.
Ma a che punto è la discussione interna al centrodestra per l’individuazione del candidato presidente? “Ho messo a disposizione la mia candidatura – ha detto Cirielli – perché sono colui che ha l’incarico di governo più importante in questa regione, ma ovviamente non è un atto di prepotenza, innanzitutto decidono a Roma i nostri leader. Era un modo per chiarire che Fratelli d’Italia giustamente rivendica e se necessario lo fa con l’uomo di governo che ha l’incarico più importante, ma questo non significa che Fdi non abbia altri nomi: ieri ho accennato al senatore Iannone che è stato presidente della Provincia di Salerno, ora è senatore alla seconda legislatura e quindi anche lui può farlo benissimo. E poi ho anche voluto dire agli alleati: il fatto che siamo i più forti e che ci riserviamo l’indicazione più importante non significa che non possiamo scegliere anche nomi graditi agli altri. E siccome ho sentito Martusciello e Cesa parlare bene di Piantedosi, io che sono amico prima degli altri di Piantedosi, ho ribadito che anche lui essendo un grande uomo di governo delle istituzioni, uomo di Stato, campano per metà avellinese e metà napoletano per parte di madre sicuramente potrebbe essere un ottimo candidato. E ho indicato un metodo, ma ho voluto chiarire agli alleati che chi ha la metà dei tuoi voti non può pensare di pretendere e fare campagna elettorale con gli annunci, ma credo che è un problema che abbiamo superato e non avremo problemi a ragionare insieme”.