Un flashmob per scuotere le coscienze e dire no alla corruzione. L’iniziativa, che rientra nell’ambito della campagna nazionale “Fame di verità e Giustizia”, è stata promossa da Libera, insieme alla sua rete di associazioni, davanti alla villa comunale di Avellino. La mobilitazione nasce con l’obiettivo di rimettere al centro della vita pubblica l’urgenza nel contrasto a mafiosi e corrotti partendo dai punti dell’agenda civile. “I fenomeni corruttivi sono sempre più frequenti e presenti nelle vite di tutti noi”, precisa il coordinatore di Libera Avellino Davide Perrotta.
“Dietro piccole furbizie e gesti solo apparentemente innocui c’è spesso la mancanza di senso civico e della cultura della legalità, un substrato sul quale la corruzione attecchisce molto facilmente. Oggi siamo in piazza anche per far capire che i piccoli episodi non vanno sottovalutati, bisogna iniziare”. A lato della villa, Libera ha infatti posizionato uno specchio, dove tutti i passanti sono stati invitati ad scrivere la loro idea di corruzione, ma anche a raccontare le loro esperienze personali. “La nostra azione è rivolta soprattutto alle nuove generazioni, alle quali ci rivolgiamo in prima battuta proprio per plasmare una nuova coscienza civica, un nuovo modo di vivere e rapportarsi con gli altri”. Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, Libera ha censito 53 inchieste su corruzione e concussione, oltre quattro inchieste al mese, e ad indagare su questo fronte sempre caldo si sono attivate 29 procure in 15 regioni italiane. Complessivamente sono state 642 persone indagate per reati che vanno dall’estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, al voto di scambio politico-mafioso, all’abuso di ufficio (successivamente cancellato) e traffico di influenze. Su base regionale, la Campania è la seconda in classifica con 10 inchieste e 82 persone indagate.
“Oggi siamo ad Avellino, seconda tappa della nostra campagna che attraversa tutto il nostro impegno sociale, a partire dal ricordo delle vittime innocenti delle mafie, alla lotta per i diritti vivi e l’utilizzo dei beni confiscati fino al bavaglio all’informazione o il decreto sicurezza”. Anna Garofalo, coreferente regionale di Libera, rilancia l’impegno di Libera in Campania, “al fianco di chi ha subito lutti gravissimi e chiede verità, giustizia. Il numero dei sindaci arrestati e delle amministrazioni commissariate per corruzione e infiltrazioni criminali è in costante aumento, a conferma che la fase della delega si è ormai chiusa, e tocca a noi cittadini far sentire la nostra voce, darci da fare per una società migliore. I giovani – conclude l’esponente regionale di Libera – sono la nostra forza e la nostra speranza, come confermato anche ad Avellino, dove siamo stati di recente impegnati in un incontro a scuola molto partecipato e ricco di spunti e sollecitazioni”.