L’incontro, organizzato dal professore Michele Caraglia, responsabile del Laboratorio di Oncologia Molecolare e Medicina di Precisione dell’Istituto irpino, insieme al dottore Ciro Nasti, Direttore del Centro NAD (Nutrizione Artificiale Domiciliare) dell’Asl di Avellino, si è svolto nella sede di Biogem, ad Ariano Irpino, mercoledì scorso.
Presenziato dal professore Giovambattista Capasso, direttore scientifico di Biogem, il convegno ha avuto un’impronta fortemente traslazionale, anche grazie a una descrizione delle attività svolte e dei risultati conseguiti dall’Unità di Nutrizione Artificiale di Avellino, ad opera del dottore Ciro Nasti. Un intervento che testimonia ancora una volta il forte legame di Biogem con il territorio e l’intensa collaborazione in corso con l’Asl di Avellino, guidata dal dottore Mario Ferrante.
La sessione mattutina, moderata dal dottore Geppino Genua, a lungo Responsabile dell’UOSD (Unità Operativa Semplice Dipartimentale) di oncologia dell’ospedale Frangipane-Bellizzi di Ariano Irpino e dalla ricercatrice di Biogem, Marianna Scrima, è stata incentrata sulla nutrizione artificiale di precisione in oncologia. La seduta pomeridiana, coordinata dal professore Francesco Trepiccione, responsabile del Laboratorio di Nefrologia Traslazionale di Biogem, si è aperta, invece, al settore nefrologico, allargandosi anche ad ambiti più generalmente dietologici, con specifico riferimento ai pazienti affetti da patologie renali croniche.
Nella sede di Biogem erano presenti numerosi ricercatori e clinici campani, da Vincenzo Zurlo (UOSD NAD Asl Napoli 3 Sud ), che ha relazionato sulla nutrizione artificiale nel paziente oncologico, a Raffaele Addeo (Direttore UOC Oncologia Ospedale ‘San Giovanni Di Dio’ di Frattamaggiore), che ha posto al centro del suo intervento il tema della gestione della nutrizione enterale nel paziente con tumore testa-collo. Delle caratteristiche genetiche ed epigenetiche del paziente cachettico con carcinoma del colon-retto metastatico ha poi parlato Alessandro Ottaiano (Istituto Nazionale Tumori Fondazione “G. Pascale”, Napoli).
La dieta nelle cure palliative in onco-nefrologia è stato, invece, il tema principale dell’intervento di Vincenzo Bellizzi (Direttore UOC Nefrologia e Dialisi Ospedale ‘Sant’Anna e San Sebastiano’ di Caserta), seguito da un focus sui polimorfismi genetici predittivi di risposta alla nutrizione artificiale nel paziente neoplastico, ad opera del professore Michele Caraglia.
Nel pomeriggio, dopo un esordio sulla nutrizione enterale in nefrologia, con Roberta Ranieri, dell’Università della Campania “L. Vanvitelli”, ci si è aperti a una disamina sugli aspetti dietetici e nutrizionali del paziente con insufficienza renale cronica, a cura di Mariadelina Simeoni (Università della Campania “L. Vanvitelli”). A seguire, Anna Iervolino, Responsabile del Laboratorio di Nefrologia Traslazionale di Biogem, ha relazionato sul microbiota intestinale nel paziente nefropatico. Un preludio all’intervento di chiusura, in videoconferenza, di Giorgina Piccoli (Centre Hospitalier Le Mans, Le Mans, France), sulla dieta vegetariana in onco-nefrologia tra realtà o leggenda.