“Il Forum dei Giovani di Avellino è la nostra priorità”: lo dice Giovanna Vecchione (consigliera della lista Davvero) in qualità di presidente della Commissione Istruzione. Per rimettere in piedi il regolamento di questo organismo consultivo ormai fermo da troppi anni, ci sono almeno due punti dai quali partire: fissare i limiti di età di chi vi può partecipare e stabilire i criteri di presentazione delle candidature. Se ne è iniziato a discutere ieri mattina a Palazzo di Città. La presidente Vecchione ha riunito attorno al tavolo i componenti di questa Settima Commissione (e, per la cronaca, si sono presentati tutti): Jessica Tomasetta (Davvero), Olimpia Rusolo (Siamo Avellino), Sergio Trezza (Moderati e Riformisti), Antonio Bellizzi (Per Avellino) e Antonio Aquino (M5S).
Dopo un’iniziale frecciatina arrivata da Bellizzi (“… sono sei anni che aspettiamo la ripartenza del Forum Giovani, finalmente ne riparliamo… ricordo che un vostro ex esponente nacque proprio dall’esperienza del Forum, diventò assessore, ma poi si sono perse le tracce sia dell’assessore che del Forum…”), alla quale ha risposto senza perdere la calma Tomasetta (“Ora non mettiamoci a parlare del passato… pensiamo ai lavori della commissione, che c’è tanto da fare..”), i lavori sono proseguiti con lodevole spirito collaborativo tra tutti i gruppi presenti al tavolo. Ed effettivamente gli argomenti su cui ha la competenza la Commissione sono davvero tanti: nel corso della consiliatura cercherà di approfondire diversi nodi cruciali per la città, a partire dalla proposizione di progetti per accedere ai fondi del Pnrr (argomento per il quale sarà audito nelle prossime sedute l’assessore Leandro Vittorio Savio); la situazione delle mense scolastiche cittadine (costi e qualità); i bandi per i buoni libro del prossimo anno; i regolamenti per la gestione delle strutture sportive comunali (due su tutte: la palestra comunale e la piscina comunale); le politiche abitative (alloggi comunali, Parco Castagno, Q9, alloggi di via Acciani…); e soprattutto le Politiche Sociali.
E su quest’ultimo punto, tra le varie proposte da mettere sul tavolo per aiutare i concittadini meno fortunati, il consigliere (ex assessore) Trezza ha sottolineato l’importanza di impostare il lavoro partendo da dati certi, dai numeri: “Ad Avellino ci sono 569 famiglie al di sotto della soglia di povertà. Non è possibile che il Comune non faccia niente per loro. Non mi interessa cosa fa il governo nazionale e non mi interessa il reddito di cittadinanza, anche il Comune deve fare la sua parte. E se non ci sono i fondi, bisogna trovarli, o comunque fare qualcosa per aiutare queste famiglie”. Aquino ha chiarito che è giusto agire in questa direzione, ma che bisogna farlo con molta attenzione, avviando in ogni caso mirati controlli preventivi per verificare che tutti gli eventuali beneficiari di eventuali aiuti siano realmente in condizioni di bisogno. Bisogna, in sintesi, smascherare i furbetti prima di mettere mano al portafoglio, e non controllare dopo quando il danno è stato già fatto. Tomasetta: “Giusti i controlli preventivi. Nel frattempo bisogna fare i conti con i fondi regionali, che per questi capitolo di spesa sono molto esigui. Più facile avviare canali paralleli attivando sinergie con il privato”.