Giro di vite sui condoni edilizi nella città di Avellino. Ad accendere un faro su questo argomento è stata, questa mattina, la Commissione consiliare Trasparenza, che per la prima volta si è riunita a porte chiuse: è poi stato il presidente della Commissione, Ettore Iacovacci (Pd), a spiegare perché i giornalisti sono dovuti rimanere fuori dalla porta: “Questa volta al tavolo della Commissione sono state affrontate questioni molto delicate, che hanno previsto la lettura di documenti sottoposti al segreto d’ufficio. Abbiamo parlato dei condoni edilizi e abbiamo audito il dirigente comunale del settore Lavori Pubblici, Luigi Cicalese“. La Commissione ha chiesto di poter visionare i condoni edilizi concessi dal Comune di Avellino negli ultimi anni ed effettivamente è emerso che ce ne sono diversi per i quali l’iter di concessione non è del tutto definito o necessita comunque di ulteriori chiarimenti. Una fase quindi ancora non del tutto verificata, durante la quale non sarebbe corretto far trapelare nomi e cognomi delle ditte o dei soggetti privati coinvolti.
“Questa – ha poi aggiunto il presidente Iacovacci – è solo una prima fase dei lavori della Commissione sui condoni edilizi. La seconda l’abbiamo già programmata tra venti giorni. Al momento è stata fatta una prima mappatura dei possibili casi di irregolarità, e in questi giorni si potranno fare le ulteriori verifiche necessaria a capire come stanno effettivamente le cose. Il dirigente Cicalese ha preso a campione una decina di condoni rilasciati dal Comune e su alcuni di questi abbiamo chiesto integrazioni e contraddittori. Questa seconda fase si completerà entro il prossimo 23 maggio. Intanto ad oggi possiamo già dire che in questo campo dei condoni edilizi c’è un fumus che va chiarito. Bisogna verificare se questi dubbi sono fondati o meno. Ci sono per esempio delle pratiche di condono per le quali gli uffici comunali hanno chiesto un’integrazione, e se questa integrazione non verrà soddisfatta vorrà dire che c’è qualcosa che non va”.
QUALI TIPI DI ABUSI POTREBBERO EMERGERE DA QUESTI CONTROLLI?
Le verifiche chieste dalla Commissione Trasparenza riguardano costruzioni di edilizia privata: “In tutto – spiega Iacovacci – sono una decina le pratiche sotto la lente. Ora aspettiamo che gli uffici facciano il lavoro di verifica e riscontro delle singole pratiche. Nei prossimi 15 giorni riconvocheremo il dirigente Cicalese per capire se nel frattempo quel fumus è diventato certezza o meno. In più il dirigente ci ha detto che ha inviato una lettera in via riservata al sindaco e al Segretario Generale del Comune di Avellino, ma anche su questo ci relazionerà nella seconda seduta di Commissione. Quando finiranno questi accertamenti allora noi come Commissione Trasparenza potremo fare le nostre valutazioni e presentare eventuali denunce”. Che tipo di abusi potrebbero emergere? “Per esempio se il condono non è stato fatto dalla persona effettivamente intestataria della pratica, o se emergono discrasie sui protocolli. Una volta che avremo il quadro completo dal dirigente Cicalese potremo capire meglio tutto. Di sicuro noi della Commissione, come abbiamo sempre fatto, non ci tireremo indietro di fronte alle esigenze di trasparenza e regolarità indispensabili quando si ha a che fare con la pubblica amministrazione”.