Non solo il bilancio previsionale. L’amministrazione comunale è al lavoro non solo per fare in modo che nel consiglio comunale di giovedì non ci siano problemi e fili tutto liscio, ma anche per chiudere definitivamente una situazione debitoria che ha radici antiche.
Ma andiamo per gradi. L’ultimo parere del Collegio dei revisori dei conti impone aggiustamenti anche importanti, emendamenti e rettifiche imprescindibili per sistemare lo schema 2025-2027. Al riguardo, la sindaca Laura Nargi e l’assessore Alessandro Scaletti rassicurano, mentre l’opposizione sostiene comunque che c’è il rischio di un dissesto.
Bisogna essere previdenti e accorti. Non sarà impresa facile, ma con buona volontà, buon senso, impegno e sacrificio una quadra la si troverà per questo bilancio e poi ci si potrà concentrare sul medio-lungo periodo, per ripianare il disavanzo economico del Comune. La strada da percorrere è ancora tanta.
Però lo scorso dicembre c’è stato il via libera della Corte dei conti al piano di riequilibrio: il risultato di una sorta di “spending review” e alienazioni di beni comunali che vanno avanti dal 2019, quando la giunta dell’ex sindaco Gianluca Festa ha approvato il predissesto e tracciato il percorso per risolvere definitivamente gli atavici problemi finanziari del Comune.
Infatti, a dicembre scorso è stato ripianato il 75% del disavanzo. Poi altri 3 anni per azzerarlo. Nel mentre la Corte dei Conti monitora con cadenza semestrale.
Servono risultati tangibili, scelte coraggiose: il Comune le ha fatte e deve continuare la stessa determinazione.
Ecco perché l’amministrazione comunale ha valutato l’alienazione di tre importanti immobili di proprietà.
Da alcune settimane si sta lavorando allo stadio Partenio-Lombardi. L’US Avellino del patron Angelo D’Agostino avrebbe mostrato il proprio interesse, l’accordo potrebbe concludersi. Ovviamente alla fine del necessario iter normativo che la legge prevede. La società acquisterebbe direttamente l’impianto invece di riceverlo solo in gestione, una volta ricostruito (per circa 110 milioni di euro), per 99 anni.
Acquisirebbe la struttura ed i circa 50mila metri quadri di terreno sulla quale sorge.
Un altro immobile che l’amministrazione potrebbe vendere, è quello che ospita il conservatorio Cimarosa. Qui l’interlocuzione è più recente, ma la trattativa non è meno concreta della prima. Il Cimarosa, infatti, pare abbia la disponibilità economica di circa 4 milioni, ed avrebbe manifestato al Comune l’intenzione di comprare l’immobile di Via Circumvallazione. Se ne riparlerà nelle prossime settimane.
Non finisce qui. Nella lista dei beni da alienare il Comune sarebbe intenzionato ad inserire anche l’ex Mercatone, su cui Vivendi ha realizzato un importante intervento di riqualificazione e rilancio commerciale con un project financing. Circa 2 mesi fa, però, tra la società ed il Comune si è cominciata a valutare la possibilità di cessione della struttura al promotore dell’intervento, ed da quanto è dato sapere, i tecnici stanno lavorando alla valutazione economica ed alla fattibilità della cessione.
Stadio, Cimarosa e Mercatone: in tre mosse l’amministrazione potrebbe accelerare la fine di un lungo periodo segnato da numeri in rosso, ponendo un argine solido ad un debito imprevedibile. Risparmiare e vendere senza svendere, per tenere i conti in ordine, in certi momenti è necessario. Se conviene. Prima però c’è da superare lo scoglio del bilancio previsionale. Giovedì 17 sapremo se e come l’amministrazione lo farà.