«Oltre diecimila spettatori provenienti da tutta la Campania per la stagione di danza del Gesualdo». Ad annunciarlo con orgoglio il Presidente del comitato di gestione del teatro “Gesualdo”, Antonio Caputo. La stagione, conclusasi questo weekend, con lo spettacolo della Royal Dancing di Susy Ardolino, da Ottaviano, che ha visto salire sul palco 150 allievi, ha confermato il legame forte della città con la danza. Nell’ultimo mese, si sono esibite 13 scuole provenienti da tutta la Campania: 18 giornate di prove e 15 di spettacoli, oltre 2000 ballerini, circa 50 diplomande/i; ospiti prestigiosi ed etoile, con la regina della Danza Italiana, Carla Fracci, e il grande Raffaele Paganini.
In 33 giorni, ad un ritmo incessante, hanno calcato il palcoscenico del Teatro: Arte in movimento- Centro studi Danza di Antonella De Angelis, Compagnìa della Danza di Melania Aeropagita, Danza e Movimento di Valentina Pirone ed Esmeralda Danza di Guendalina Manzi da Avellino, Scuola Superiore di Danza di Carmine Pagano da Mercogliano, Gymfit di Elena Capozzi da Atripalda, Academy Dance di Piera Guarininiello e Fabrizio Esposito da Montoro, Spazio Danza di Rosa Varriale e Francesco Imperatore da San Gennaro Vesuviano, DanzArte di Angela Iacovacci da Mugnano del Cardinale, Accademia Danza e Spettacolo di Barbara Scaramuzzi da Pomigliano d’Arco, Ars-Nova Danza di Adele Fabbrocino e Vincenzo Cozzolino da San Gennaro Vesuviano, Royal Dancing di Susy Ardolino da Ottaviano; Accademia Danzart di Alessandra Grieco da Marigliano. Ad impreziosire gli spettacoli coreografie legate al repertorio classico, quali Le Corsaire, Paquita, Harlequinade, La Bayadere, Sylvia, Il Cigno nero, Diana, Raymonda, Medora ma anche ispirate alla danza moderna e contemporanea.
«Abbiamo dovuto far fronte – afferma Caputo – a esigenze molteplici, offrendo a ballerini, maestri ed operatori del settore la possibilità di coronare gli sforzi di un intero anno. Sono stati giorni di emozioni, fatica, sudore, disciplina, lacrime, sorrisi e poi gioia. Questo è un teatro bellissimo e adatto alla danza, come ci hanno confermato con soddisfazione i docenti delle scuole. Il palcoscenico è uno dei più grandi d’Italia e la struttura dispone di 4 piani di camerini attrezzati con servizi e spogliatoi, arredi, più una sala danza per le prove. A disposizione delle scuole, inoltre, lo staff tecnico, il personale di pulizia, l’accoglienza e l’assistenza pubblico con le hostess e le maschere di Soleazzurro, la sicurezza e la manutenzione, una squadra pienamente operativa ed altamente professionale, malgrado i problemi che il personale vive da tempo. Il “Gesualdo”, dunque, ha i numeri per proporsi sempre più come un riferimento fondamentale per la danza in Campania e nell’intero Mezzogiorno». Un bilancio positivo che rappresenta un segnale incoraggiante peril Teatro e la città, in un momento così difficile per il panorama culturale avellinese e per le sorti del Massimo irpino.
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