All’esito dell’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino gli Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura hanno dato esecuzione all’ordinanza della custodia cautelare in carcere nei confronti di una 33enne, cittadina di nazionalità bulgara, già sottoposta al regime degli arresti domiciliari.
Il provvedimento cautelare scaturisce in seguito al comportamento della donna che pur essendo sottoposta al provvedimento restrittivo, si è allontanata ripetutamente dalla propria abitazione, rendendosi inottemperante ai provvedimenti imposti dall’Autorità Giudiziaria.
L’attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica, si articolava principalmente nel rintracciare la donna in luoghi molto distanti dalla propria abitazione. Il G.I.P. di Avellino accoglieva, pertanto, la richiesta della Procura ed emetteva l’ordine della misura cautelare in sostituzione della misura degli arresti domiciliari.
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L’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere costituisce un aggravamento del provvedimento degli arresti domiciliari già in atto, disposta in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.