E’ dedicato a “Raro Pastorelli: l’artista della ceramica a 100 anni dalla nascita” il convegno promosso dall’associazione “Insieme per Avellino e l’Irpinia”, in programma il 18 ottobre, alle 17. al Circolo della stampa. Introdurrà Pasquale Luca Nacca di Insieme per Avellino e l’Irpinia. A portare il proprio contributo alla riflessione la professoressa Elsa Maria Nigro, vicepresidente Archeoclub Avellino, Giovanni Esposito del Mid Campania, Fiorentino Vecchiarelli, presidente dell’Accademia dei Dogliosi, Pasquale Matarazzo, curatore del video su Raro Pastorelli, Enzo Mazzeo, presidente della pro loco Castel Baronia. Conclude Libero Pastorelli, figlio dell’artista. Sarà presente una delegazione di alunni della Scuola Secondaria di primo grado dalla Da Vinci, guidato dalla dirigente scolastica Vincenzo Bruno.
E’ Libero Pastorelli a sottolineare come “Mio padre sia riuscito a inventare uno stile inconfondibile supportato da una tecnica unica ed innovativa. Il risultato di tanto impegno ed abnegazione lo ha portato ad essere annoverato tra i migliori artisti internazionali”. Dai presepi in ceramica, alcuni dei quali esposti al Carcere Borbonico ai bassorilievi che si possono ammirare nell’Ente Nazionale Sordomuti di Roma, fino al San Francesco nel convento dei Cappuccini, nel suo laboratorio di via Derna Raro, Pastorelli, toscano di nascita ma irpino d’adozione, creava manufatti e opere d’arte, capace di fondere l’ispirazione artistica con la perfezione tecnica. Figure ingenue, colorate delicatamente, caratterizzano i suoi presepi inseriti in strutture quasi surreali e caratterizzati da segni simbolici, come la mezzaluna che, alcune volte, spunta dalla chioma della stella cometa.