«Nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti è necessario un radicale giro di vite. Basta con le inefficienze, le tariffe alle stelle per i cittadini e la presenza invasiva delle solite consorterie politiche in un’azienda pubblica, come IrpiniAmbiente, trasformata in un carrozzone». E’ quanto sostiene Giovanni Ardolino, presidente del movimento politico “Irpinia Adesso”.
«C’è bisogno – prosegue il dirigente dell’associazione – di una nuova programmazione dei servizi, moderna ed adeguata alle esigenze della comunità, che punti all’organizzazione della rete infrastrutturale, alla razionalizzazione della spesa e all’economicità degli interventi. Le scelte strategiche non possono né essere calate dall’alto, né compiute contro i territori. E’ ovviamente necessaria la piena collaborazione degli utenti, degli enti locali e della società civile. Da parte nostra, siamo pronti a dare un disinteressato contributo di idee, dando merito dei passi avanti, che pur tra mille contraddizioni si sono compiuti ed eventualmente si compiranno, ma senza risparmiare critiche rispetto alle non poche scelte scellerate messe in atto e dei ritardi accumulati».
«Non bisogna dimenticare – sottolinea Ardolino – che la gestione dei rifiuti è ormai da anni uno dei principali costi per le amministrazioni comunali. Al di là dei risultati raggiunti nella raccolta differenziata, vanno evidenziate le enormi contraddizioni che in ogni passaggio di fase si sono registrate: dai continui cambi di sistema di raccolta dei rifiuti differenziati, con alterne fortune, agli sprechi nell’acquisto di sempre nuovi contenitori e carrellati (spesso presi di mira dai soliti idioti e vandali di turno, tanto da alimentare legittimi sospetti su tali incidenti), dal peggioramento dei servizi di spazzamento, a cominciare dalla città di Avellino, fino alla completa assenza di interventi di disinfezione. Tutto ciò mentre i costi dei contratti con i Comuni aumentavano esponenzialmente e non si attuava una risoluta politica di recupero dei crediti vantati da enti ed aziende. D’altra parte, sulle tasche dei cittadini sono pesati anche i costi di pratiche clientelari della politica, che hanno reso il gestore di turno il parcheggio, per una mole di assunzioni che andava ben oltre i fabbisogni aziendali. Senza contare l’inerzia di troppi amministratori locali che nelle assemblee delle autority hanno dimostrato di non essere in grado di compiere scelte adeguate, pronti più a litigare per un ruolo o per eseguire ordini dall’alto».
«Ci aspettiamo quindi – conclude il presidente di “Irpinia Adesso” – che si imprima con urgenza una svolta alla gestione rifiuti. Di nomenclature interessate solo ad occupare poltrone o esibire ruoli non ne possiamo più. E’ il tempo dell’assunzione delle responsabilità. Nei prossimi giorni perciò presenteremo una piattaforma di proposte concrete e specifiche per migliorare il servizio, nella speranza che la voce dei cittadini venga ascoltata. Si sappia sin d’ora, però, che siamo pronti a dare battaglia».
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