Quest’anno il mercato della frutta ha subito un notevole miglioramento sotto il profilo della produzione e dei consumi. Come sostengono diverse associazioni, come Nucis Italia, la frutta secca non fa bene solo alla salute, ma anche all’economia. In particolare sta aumentando gradualmente il guadagno relativo alle trattative economiche con l’estero, favorendo i principali produttori italiani. Il trend positivo coinvolge soprattutto la nocciola che è protagonista di un forte rilancio nel nostro paese. Lo sviluppo si evidenzia ancor di più confrontando le stime produttive del 2016 con quelle dell’anno precedente. Ottime performance anche per quanto riguarda le rese produttive, frutto di una filiera efficiente, in grado di garantire elevati standard qualitativi sia per le nocciole a destinazione industriale, sia per il consumo fresco. La corilicoltura è quindi destinata a svilupparsi anche nei prossimi anni: l’aumento delle rese supererà il +40%, grazie all’adozione di tecniche colturali innovative che consentiranno un forte aumento della produttività. Un nuovo stimolo alla copertura del fabbisogno nazionale, se consideriamo che nel 2015 le esportazioni non si sono avvicinate minimamente alle importazioni. Tra le regioni tradizionalmente più vocate alla produzione di nocciole, alle spalle della Campania, troviamo il Piemonte. Quest’anno, secondo i dati della Confagricoltura di Cuneo, l’incremento della produzione sul 2015 oscilla tra il 10% e il 40%. A dispetto delle bizze del clima e dell’abbondanza del prodotto, le quotazioni vanno da 400 a 430 euro al quintale. In particolare, la famosa cultivar Tonda Gentile Igp ha toccato quota 9,3 euro al kg per la destinazione industriale. E proprio grazie alle elevate rese del nocciolo, sono sempre più numerosi i produttori che stanno riconvertendo la produzione. Una concreta ripresa delle produzioni che è destinata a riflettersi positivamente anche sul mondo del lavoro: facile prevedere che ne gioveranno soprattutto i giovani, che stanno tornando a guardare con interesse al mondo dell’agricoltura e a investire sulle sue potenzialità di sviluppo.