“Legalità e lavoro di qualità”. È quello che, si augura la Filctem Cgil di Avellino, possa diventare il polo conciario di Solofra. Che si mostra” preoccupata profondamente” ed esprime una “ferma condanna” per i fatti emersi dell’inchiesta di qualche giorno fa, condotta dalla Guardia di Finanza che ha portato a sette arresti e a diciannove misure cautelari complessive. Una “inquietante presenza di aziende fittizie, professionisti compiacenti”. Che dava vita ad un meccanismo di evasione fiscale ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Un quadro, insomma, a tinte fosche quello descritto dal sindacato, che viene fuori dell’inchiesta giudiziaria, e che “non è soltanto un attacco alla fiscalità in generale ma è un vero attentato alla dignità del lavoro, alla giustizia sociale e alla tenuta economica del territorio”.
Un “modus operandi” di fare impresa, illecito ovviamente, che attraverso una “degenerazione sistemica colpisce le imprese sane e i veri imprenditori, distorce la concorrenza e precarizza il lavoro dei dipendenti”. Impegnati, questi, a portare avanti ” con impegno e competenza” la tradizione produttiva del distretto conciario solofrano. “Ma senza legalità – sottolinea la Filctem Cgil – non c’è futuro”. Quindi, il sindacato, denuncia “silenzio e complicità diffusa” che portano ad una “illegalita’ troppo spesso tollerata in nome dell’andamento economico”. Per diventare, poi, “normalizzazione”. Tutto questo è conseguenza della crisi che si sta attraversando, di “diseguaglianze, di pratiche scorrette e di un progressivo isolamento del territorio” rispetto alle sfide dell’economia moderna. La Filctem Cgil non ci sta e aggiunge che “il lavoro non ha bisogno di scorciatoie ma di rispetto, contratti, sostenibilità ambientale e di sviluppo trasparente”. E questo già accade nelle tante altre aziende sane del territorio. Stare nell’ambito delle regole “non dev’essere un lusso riservato a pochi” secondo la Filctem Cgil ma deve invece costituirebbe principio fondante di lavoro ed economia”.
Dice Carmine De Maio, segretario generale della Filctem Cgil: “La pelle conciata a Solofra deve tornare ad essere sinonimo di qualità, sostenibilità e giustizia. E difendere l’intera filiera significa espellere ogni forma di opacità. Come sempre siamo pronti ad alzare la voce dove regna il compromesso al ribasso”. Il sindacato di De Maio, infatti, propone, attraverso un tavolo di distretto, la sottoscrizione urgente di”un patto di legalità nel distretto conciario di Solofra che includa: la creazione di un Osservatorio Territoriale Interforze, sul rischio della criminalità economica nelle filiere strategiche”.
E, poi, un”Patto per la Legalità”: un accordo, cioè, vincolante tra”imprese, istituzioni e parti sociali”. In modo da contrastare il lavoro nero, le infiltrazioni criminali e l’evasione ambientale e fiscale. Qualcosa, insomma, che preveda controlli, sanzioni ma anche incentivi per chi le regole le rispetta.”Non possiamo più restare fermi – conclude De Maio – serve una svolta coraggiosa, condivisa e duratura. E’ finito il tempo delle parole, ora servono impegni concreti e azioni misurabili”. Intanto la Filctem Cgil invita l’amministrazione comunale di Solofra, e tutte le forze vive d3l territorio, compresi politici, imprenditori, associazioni e cittadini a percorrere la strada indicata.