L’unica verità è che il M5S ha evitato che ad Ariano Irpino arrivassero altri 100.000 metri cubi di rifiuti. Quello che avrebbe dovuto fare l’ex Sindaco, gli interessi dei propri cittadini, lo abbiamo fatto noi.
Ricordate quando l’ex Sindaco di Ariano e l’AsiDev annunciavano che la discarica non era contaminata e quindi si poteva coprire senza bonificarla? Era l’Ottobre 2016 e, nonostante un finanziamento del Ministero dell’Ambiente da oltre 6 milioni di euro, l’allora sindaco e Presidente della Provincia non si preoccupò contraddire le conclusioni alle quali era giunta l’AsiDev, e cioè che i metalli pesanti erano giustificabili visto che i terreni circostanti la discarica facevano parte di una fantomatica area industriale. Da qui la conclusione che non fosse necessaria la bonifica, ma una semplica copertura, fatta tra l’altro con 100.000 metri cubi di rifiuti.
Gambacorta, aveva avallato le assurde conclusioni di AsiDev, facendo finta di non ricordare che la discarica era stata predisposta dal Commissario all’emergenza rifiuti nel lontano 2008, quando lui era al suo primo mandato da sindaco di Ariano con questa motivazione: “Necessità di una ricostruzione idrogeologica del sito” a causa di fratture e fenomeni franosi. Come se non bastasse, nel 2011 l’Arpac di fronte a significativi “cedimenti lungo tutto il versante”, aveva imposto all’AsiDev il controllo dei teli di impermeabilizzazione in HDPE. Considerato che la stessa Arpac aveva sempre rilevato metalli pesanti nei pozzi spia posti ad una profondità di 30 metri, al di sotto del fondo della discarica, sembrava assodato che la geo-membrana di impermeabilizzazione fosse alterata, ma forse per scarsa memoria la linea di AsiDev era passata senza opposizioni da parte dell’Amministrazione comunale.
Come mai in 3 anni non si è proceduto alla copertura? Perché il Sottoscritto e Luca Orsogna hanno dimostrato non solo che il sito era contaminato, ma che l’ex Sindaco e Presidente della Provincia stava tenendo nascosto l’ennesimo danno alla città di Ariano: la copertura di una bomba ecologica con altri 100.000 metri cubi di rifiuti.
C’è chi fa politica per proteggere i cittadini e chi pensa a fare carriera politica in danno dell’ambiente, della salute e dell’economia della città. Se non lo ha ancora capito glielo ricorderemo alle prossime elezioni dove di sicuro sarà in prima fila alla ricerca di una poltrona.