Arriva da Luigi Caputo del Partito della Rifondazione Comunista – Unione Popolare
Federazione Provinciale Avellino piena solidarietà a don Vitaliano Della Sala che ha scelto di realizzare, nella chiesa di Capocastello, un presepe con due Madonne per lanciare un messaggio forte di inclusione “Dà fastidio a qualcuno l’originale presepe – scrive Caputo – con due mamme allestito da don Vitaliano Della Sala nella parrocchia di Capocastello a Mercogliano. Dà fastidio sicuramente agli autodesignati custodi dell’ortodossia religiosa.
Sembra di essere tornati indietro di oltre cinquant’anni, ai tempi di padre pio Falcolini a al rivoluzionario e “scandaloso” presepe della chiesa di san Ciro che metteva in evidenza la guerra e le diseguaglianze della società capitalistica, suscitando le reazioni sdegnate della frazione più ipocrita e tartufesca della borghesia avellinese. Oggi la levata di scudi, compatta e all’unisono come non mai, viene dalla classe dirigente di Fratelli d’Italia, lesta nel “randellare” don Vitaliano in nome della sacralità del presepe tradizionale. Una classe dirigente che non ha nulla da offrire a questo Paese e a questa Provincia, se non la stantia riproposizione della sua retorica passatista, di anacronistiche visioni gerarchiche, di una guerra di simboli che serve unicamente a riproporre sterili e retrograde crociate ideologiche. Senza voler intrometterci in questioni dottrinali che, da laici, non ci competono né ci appassionano, vogliamo soltanto sottolineare come don Vitaliano, con il coraggio e l’attitudine profetica che lo hanno sempre contraddistinto, attraverso la proposta del presepe con due mamme ha inteso richiamare l’attenzione su uno dei punti critici dell’attuale società, in particolare di quella italiana: la discriminazione nei confronti delle coppie omogenitoriali, verso le quali si stanno accanendo questo governo e in particolare il partito della premier Meloni. Ci auguriamo che il parroco di Capocastello non sia lasciato solo dalle autorità ecclesiastiche, all’interno delle quali non mancano certo le posizioni che occhieggiano alle destre italiane. La nostra solidarietà di comunisti nei suoi confronti è piena ed integrale”
Proprio nella giornata di oggi era arrivata la dura nota del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri: «La rappresentazione della Natività, tanto cara a tutti noi, viene così snaturata nell’ennesimo tentativo di non offendere qualcuno ma con il risultato di offendere tutti coloro che hanno sempre avuto rispetto e devozione per la Sacra Famiglia». Per il capogruppo FI in Senato, il presepe con due mamme a Capocastello di Mercogliano è «Un gesto che lascia sgomenti, è l’ennesimo atto di vera e propria blasfemia, con la rimozione di San Giuseppe e, dobbiamo immaginare, evidenti allusioni nei confronti della Madonna, così come d’altronde siamo abituati a vedere in molti cortei che rivendicano diritti e tolleranza dimenticando però di rispettare il mondo cattolico».
A replicare era stato lo stesso Vitaliano «Inviterei Gasparri a leggere il significato della parola blasfemia sul vocabolario. I senatori ci rappresentano, quindi dovrebbero saper parlare italiano. La blasfemia non è questo. Io capisco che la politica della destra sia basata sulla famiglia tradizionale. Ma allora perché invitare Elon Musk ad Atreju? Ha figli con tre donne e altri nati dalla gestazione per altri. Per una questione elettorale propongono la famiglia tradizionale e alle manifestazioni politiche propongono altri tipi di famiglie?».