Tre condanne e sette assoluzioni, oltre al proscioglimento per due capi di imputazione. Così si è concluso oggi, presso il Tribunale di Avellino, il processo di primo grado nato dall’inchiesta della Procura e della Guardia di Finanza sull’Aias di Avellino e la Onlus Noi con Loro. Il Collegio Penale, presieduto dal giudice Gian Piero Scarlato (a latere i giudici Pierpaolo Calabrese e Lorenzo Corona), ha condannato alla pena di un anno e sei mesi con pena sospesa Annamaria Scarinzi, vedova dell’ex premier Ciriaco De Mita, Marco Preziuso e Massimo Preziuso per truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche. La moglie dell’ex Presidente del Consiglio avrebbe indotto in errore i funzionari della Regione Campania per il progetto relativo alla “Digitalizzazione e messa in rete di archivi e biblioteche .In particolare, secondo l’accusa i tre avrebbero presentato documentazione irregolare e fogli di presenza falsificati, attestando attività mai svolte presso la sede dell’associazione, al fine di ottenere il pagamento di somme per operazioni “totalmente o parzialmente inesistenti”. Assolti, invece, per non aver commesso il fatto nei confronti di Simona De Mita e Antonio Nigrelli per lo stesso capo di imputazione.
Invece il Tribunale ha assolto Annamaria Scarinzi, Gerardo Bilotta, Marco e Massimo Preziuso e Carmine Preziuso per l’accusa di malversazione ai danni dello Stat, “perché il fatto non sussiste”. Stessa formula per Annamaria Preziuso, accusata di riciclaggio per Gerardo Bilotta e Annamaria Preziuso in relazione all’accusa di peculato.
Il Tribunale ha disposto non doversi procedere nei confronti di Annamaria, Gerardo Bilotta, Massimo Preziuso,,Marco Preziuso, Simona De Mita e Floriana De Mita per il capo B (malversazione), per intervenuta prescrizione. Il Collegio ha inoltre ordinato la confisca di una somma pari a 83mila euro, ritenuta profitto del reato di truffa accertato. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni.
Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Guglielmo Scarlato (difesa Bilotta), Nello Pizza e Agostino Mazzeo (difesa Scarinzi), Fernando Taccone (difesa Nigrelli), Quirino Iorio (difesa dei fratelli Preziuso), Generoso Pagliarulo (difesa Annamaria Preziuso) e Gianluca Spera (difesa Catallo). L’associazione Aias, costituitasi parte civile, era rappresentata dall’avvocato Raffaele Bizzarro.
Con la lettura del dispositivo, il Tribunale di Avellino chiude così il primo capitolo giudiziario di una complessa inchiesta su presunte irregolarità nella gestione di fondi pubblici. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni.