Sarà lo scrittore Roberto Cotroneo l’ospite dell’associazione Per Aenigmata con il suo ultimo libro “La cerimonia dell’addio”. L’appuntamento è per venerdì 10 novembre, alle 18, al Circolo della stampa. Cotroneo dialogherà con la professoressa Roberta De Maio.
Giornalista, scrittore e critico letterario italiano, Cotroneo ha studiato Filosofia all’università di Torino e pianoforte al Conservatorio di Alessandria. Dal 2004 è editorialista dell’“Unità” e collaboratore di “Panorama”. Nel suo ultimo romanzo “La cerimonia dell’addio”, edito da Mondadori, si interroga sulla vita come attesa, sulla capacità della protagonista di spostare la speranza sempre più in là, e crescere le bambine dentro questo tempo sospeso, il tempo dell’abbandono, che non è un atto, ma un divenire. L’attesa diventa la sua postura nel mondo, il rito di cui ha bisogno per prepararsi all’addio. Protagonisti del romanzo sono Anna e Amos, molto innamorati, hanno due bambine e, inseguendo la loro passione per le storie e la poesia, hanno aperto una libreria. È domenica e stanno facendo colazione quando Amos, all’improvviso, appare smarrito, non riconosce più Anna, sembra aver dimenticato tutto, persino di avere due figlie. Ha avuto un episodio di amnesia. Amos torna presto in sé, ma pochi giorni dopo, mentre lui e Anna sono a Roma per consultare uno specialista, insiste per uscire da solo a fare due passi: “Non preoccuparti, sto bene, arrivo a Trinità dei Monti e rientro”. Da quella passeggiata non farà mai più ritorno. Di lui si perderà ogni traccia. Anna non smetterà di interrogarsi su quanto è successo fino quasi a perdere la ragione. Amos aveva dei segreti? E la domanda successiva è sempre: tornerà? Anna ripercorre la sua vita con Amos alla ricerca di una crepa, di “un anello che non tiene”, tenta di sbrogliare il filo del passato di lui, fino alla scoperta di un segreto che Amos custodiva. Il libro, che richiama nel titolo ‘La cerimonia degli addi’ in cui Simone de Beauvoir racconta l’ultimo decennio di vita di Jean-Paul Sartre, si fa tentativo di esplorare quel dolore che l’autore stesso ha vissuto, con la morte di Federica, a lungo compagna di vita e madre dei suoi figli, scomparsa a Otranto in un sempre troppo vicino 14 agosto tanto da non poter mai leggere questo libro la cui scrittura è durata anni. ”Mi ripeto ogni giorno, con la disperazione di chi ha perso un anello in fondo al mare: devo cercarlo, ovunque mi arrivi un segno. Ma resterò in questo terrore segreto, tra due inaccessibili dolori. Nulla si avvicina davvero e nulla se ne va per sempre”.
Un libro che aggiunge un nuovo tassello alle molteplici anime di Roberto Cotroneo. Nel 2003 pubblica per Mondadori Chiedimi chi erano i Beatles. Lettera a mio figlio sull’amore per la musica, un racconto sulla musica vista attraverso storie, ricordi, pensieri e grandi suggestioni. Ha curato il volume delle Opere di Giorgio Bassani per la collana di classici “i Meridiani” di Mondadori (1998) e ha scritto saggi su Fabrizio De André e Francesco Guccini. Alcuni suoi racconti sono pubblicati in varie antologie.
Finalista al Premio Campiello nel 1996 con Presto con fuoco. Nel 1999 vince il premio Fenice-Europa con il libro L’età perfetta. E’ autore di Se una mattina d’estate un bambino. Lettera a mio figlio sull’amore per i libri (1994), Eco: due o tre cose che so di lui (2001), Presto con fuoco (1995), Otranto (1997), L’età perfetta (1999), Per un attimo immenso ho dimenticato il mio nome (2002), Il vento dell’odio (2008), Manuale di scrittura creativa (2011), Il sogno di scrivere. Perché lo abbiamo tutti. Perché è giusto realizzarlo (2014), Lo sguardo rovesciato. Come la fotografia sta cambiando le nostre vite (2015), Genius loci. Nel teatro dell’arte (2017), L’invenzione di Caravaggio (UTET, 2018), Il demone della perfezione (Neri Pozza, 2020)