Dopo le scintille tra la sindaca Laura Nargi e il capogruppo consiliare del Patto Civico Rino Genovese, arriva l’invito alla pace del deputato avellinese GIanfranco Rotondi. Per lui, nato e cresciuto a pane e Dc, la rottura tra il Patto Civico e la sindaca Laura Nargi non è ancora definitiva. C’è ancora margine per ricucire quel rapporto di collaborazione nato in occasione del ballottaggio (e sostenuto proprio da Rotondi) ma poi naufragato sotto i colpi dei festiani:“Sul piano istituzionale – spiega Rotondi– rappresento la provincia di Avellino in Parlamento. E quindi mi rapporto a chi la amministra, a tutti i sindaci, al di là del colore. L’ho fatto con tutte le amministrazioni comunali avellinesi, anche quando non ero eletto qui. Ho particolare simpatia per il sindaco Nargi, perché l’abbiamo votata e perché è una persona nuova, giovane, che va aiutata. Credo che quelli che l’hanno sostenuta, e penso al suo predecessore, penso al Patto Civico, penso ai suoi consiglieri, debbano sostenerla nel modo più efficace, che è quello di non creare problemi. E lei stessa deve essere brava a farsi sostenere risolvendoli prima che loro li creino. Quindi mi auguro che scoppi una tempesta di pace magari complice la stagione natalizia”.
Per quanto riguarda invece le elezioni regionali e il nome del candidato presidente per il centrodestra, il deputato non è per niente sicuro che sia da archiviare il nome del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nonostante il diretto interessato abbia ufficialmente e pubblicamente declinato l’invito: “Diceva Sullo – ha chiosato Rotondi – che le parole di un politico valgono solo nel momento in cui le pronuncia. Quindi lo ha detto oggi, ne riparleremo tra un anno e mezzo”.