Slitta a domani il rientro per gli studenti delle scuole cittadine che avevano programmato per il 9 settembre l’inizio delle lezioni. L’allarme meteo di tipo arancione ha imposta la chiusura degli istituti scolastici nel capoluogo. Sono 47.300 gli studenti che torneranno tra i banchi tra i diversi ordini di scuola. Si riparte, dunque, il 10 settembre all’istituto alberghiero Rossi Doria di Avellino e al liceo Colletta di Avellino, all’Ic Colombo Solimena e all’Ic San Tommaso, al Convitto Colletta di Avellino, al liceo scientifico Mancini, al liceo Imbriani, ancora dislocato dopo l’abbattimento dello storico edificio nella sede dell’ex geometra, all’Itis Dorso, all’Agrario De Sanctis e all’istituto Amatucci, al Regina Margherita Da Vinci e all’Ic Aurigemma di Monteforte. Ripartiranno il 12 settembre gli allievi dell’Ite Amabile, della Cocchia e del V Circolo e della Perna Alighieri. Un rientro non senza difficoltà con docenti costretti a riunioni on line, a causa della chiusura delle scuole cittadine, per definire gli ultimi dettagli relativi all’accoglienza e all’organizzazione della prima settimana di lezione. Tra le novità legate al nuovo anno il divieto di usare i cellulari in classi alla primaria e alla secondaria di primo grado anche per fini didattici, il nuovo curricolo di educazione civica che resta però un’incognita e l’esordio del liceo Made in Italy che partirà anche ad Avellino con una prima classe al Marone, la sperimentazione del modello 4+2 nei tecnici professionali, pensato per creare un collegamento più diretto tra scuola e mondo del lavoro.
Si parte con organici non ancora al completo, sono 700 gli incarichi ancora da assegnare ai docenti precari, anche se dall’Ufficio Scolastico provinciale rassicurano che le operazioni dovrebbero terminare per la fine della settimana. Nella giornata domani dovrebbero cominciare le nomine. Altro problema resta quello delle diciannove reggenze sul territorio scolastico con numerosi dirigenti scolastici titolari in sedi distanti chilometri e chilometri di distanza da quella di titolarità. Quanto alla mensa scolastica in città, bisognerà aspettare il 30 settembre, secondo quanto assicurato dal Comune. Da verificare anche il piano trasporti che dovrà andare incontro ai bisogni degli studenti, anche se gli orari di ingresso e uscita dei singoli istituti, tutti rigorosamente con la settimana corta, dovrebbero essere quelli dello scorso anno così da essere compatibili con il piano trasporti in vigore lo scorso anno. Primo banco di prova anche per il nodo traffico in prossimità degli istituti scolastici
E’ Antonio D’Oria della Uil a sottolineare come “Il problema resta lo stesso, la mancata stabilizzazione dei docenti. Inevitabile che sia necessario aspettare qualche giorno perchè gli organici siano al completo ma le operazioni dovrebbero concludersi entro fine settimana. Circa 700 i docenti in attesa di incarico, di cui 400 per il sostegno. Anche in questo caso è stridente la contraddizioni tra le parole del Ministro che chiede continuità per i docenti di sostegno ma poi non ne garantisce l’immissione in ruolo e dunque fa sì che i ragazzi siano costretti a cambiare docente ogni anno, Lo stesso personale Ata appare inadeguato rispetto alle esigenze degli istituti, molte scuole hanno perso uno o due collaboratori e a risentirne sarà l’intera organizzazione scolastica. Oggi saremo a Napoli proprio per far sentire la nostra voce sul problema degli Ata, il cui carico di lavoro rischia di aumentare in modo vertiginoso. Non convince neppure l’incarico triennale ai dsga che li blocca in sedi spesso lontane da casa”