Suscitano grande allarme le notizie di stampa che riferiscono di un nuovo caso di positività al “Covid -19” tra i dipendenti dell’ Ospedale “Moscati” di Avellino e del malfunzionamento di apparecchiature del laboratorio aziendale di analisi cliniche.
La cosiddetta “fase 2” dell’emergenza sanitaria rischia cosi di non cominciare mai!
Si chiede, pertanto, al Manager dell’ Azienda .Ospedaliera dott. Renato Pizzuti, se :
il personale esposto ai nuovi rischi di contagio è stato posto in quarantena;
se si è provveduto a effettuare altri tamponi ai dipendenti già sottoposti a controlli diagnostici nel laboratorio aziendale di analisi;
se sono stati predisposti i necessari protocolli di sicurezza per il personale e per i pazienti in vista della ripresa delle attività ordinarie.
Nelle scorse settimane al “Moscati” si sono registrati ulteriori gravi ritardi e incertezze nella gestione dell’emergenza Covid .
L’ Azienda Ospedaliera di Avellino è ancora identificata da larga parte dei cittadini come un possibile focolaio di infezione e tante persone, affette da gravi patologie, rinunciano per questa ragione alle cure nel presidio sanitario della città capoluogo.
Perseverare nella confusione organizzativa sarebbe diabolico e irresponsabile ma, in verità, non ci sorprenderebbe!
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