Due voti in cambio di 75 euro. Questa la cifra pattuita durante le elezioni del 17 e 18 settembre 2023a Solofra. Per questo motivo il consigliere comunale Antonello D’Urso e un elettore, Elio Visone quarantacinquenne del posto, sono indagati dalla Procura della Repubblica di Avellino. Ad un anno dalla vicenda, scoppiata nell’agosto del 2023, sulla base delle indagini dei Carabinieri della stazione di Solofra, il pm della Procura di Avellino Maria Teresa Venezia ha firmato un avviso di conclusione delle indagini.
A pochi giorni dal voto avvenuto il 17 e il 18 settembre in due sezioni (la 3 e la 5) in un audio, pubblicato su facebook, in cui discutono due uomini, era emerso un ipotetico voto di scambio. Dalla registrazione, Moretti aveva identificato la voce di uno dei suoi due avversari (Antonello D’Urso) e denunciato l’episodio all’Arma dei Carabinieri. In seguito la Procura della Repubblica di Avellino aveva aperto un fascicolo per verificare l’ipotesi di reato di corruzione elettorale.
La vicenda è legata a quanto documentato dallo stesso Elio Visone il 18 agosto del 2023 all’interno dell’auto di Antonello D’Urso che gli avrebbe consegnato la somma di settantacinque euro da dividere tra loro in cambio del voto alle elezioni. Il tutto era stato registrato dall’elettore presuntamente “corrotto”.
Il 20 agosto 2023 l’uomo che avrebbe ottenuto la somma da D’Urso, aveva girato l’audio al candidato sindaco avversario Nicola Moretti e ad uno dei candidati della sua lista, Aurelio Petrone. Il video era stato poi fatto girare, in piena campagna elettorale, su vari telefonini nella cittadina conciaria e anche ripreso dai media. Nella stessa giornata Elio Visone diffonde un nuovo video, di 54 secondi, in cui chiede scusa a D’ Urso, lasciando intendere che la registrazione era stata effettuata da lui e da un suo amico su richiesta di Moretti e Petrone, cosa che lui ed un suo amico avrebbero rifiutato. Per questo motivo è scattata anche la denuncia per diffamazione aggravata presentwta dal sindaco moretti nei confronti dello stesso Visone.
Dopo la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari gli indagati, difesi dagli avvocati Felice Missano, Raffaele Tecce e Gerardo Santamaria, avranno venti giorni di tempo per chiedere di essere sentiti o presentare memorie difensive per chiarire la loro posizione.