Un manifesto programmatico per lo sviluppo delle terre dell’Osso. Gli Stati generali delle Aree interne entrano nella fase clou. Dal 15 al 17 giugno prossimi, le zone dell’Appennino saranno al centro di una tre giorni di incontri e confronti tra i massimi riferimenti istituzionali, imprenditoriali, sociali e culturali del territorio. Per costruire, con un approccio sinergico ed oltre ogni steccato politico, partitico o ideologico, una strategia di rilancio da sottoporre ai Governi regionale e nazionale.
Nati da un’intuizione del consigliere comunale e provinciale, Diego Guerriero, su input del capoluogo e con il sostegno economico della Provincia, e l’appoggio dell’Anci e della Regione Campania, gli Stati Generali delle aree interne approdano al momento dirimente dell’elaborazione strategica. Dopo aver fatto tappa a Montecitorio, lo scorso 25 maggio, per l’illustrazione in conferenza stampa del percorso avviato per riaccendere i riflettori sulle aree interne, al via un fitto programma di confronti che si snoderà nel corso di 72 ore pregne di momenti di studio e di dialogo.
Si parte il 15 giugno, all’Eliseo di Avellino. La location non è casuale. Il capoluogo rappresenta, anche fisicamente, il centro propulsivo di un dibattito che abbraccia l’Irpinia intera e ne travalica i confini. Dopo la registrazione dei partecipanti, prevista alle ore 15, i saluti istituzionali di Diego Guerriero e gli interventi del sindaco di Avellino, Gianluca Festa, e del presidente della Provincia, Rizieri Buonopane. Dalle 17, l’introduzione ai tavoli, per una seduta plenaria incentrata sul tema sullo sviluppo delle aree interne.
Il programma dei lavori prevede 8 interventi tematici ad opera di alcuni dei massimi esperti nei rispettivi campi di riferimento. Massimo Bencardino, professore di Geografia economica e politica all’Università di Salerno, interverrà su Innovazione ed Imprese. Domenico Fruncillo, professore di Sociologia dei fenomeni politici presso lo stesso Ateneo, concentrerà il suo contributo sull’Istruzione. Toni Ricciardi, parlamentare del Pd e professore di Storia delle Migrazioni all’Università di Ginevra, interverrà sul tema del Riabitare. Il presidente dell’Arci di Benevento, Lorenzo Carangelo, si concentrerà sulla Cultura. Mobilità e Accessibilità saranno declinate da Mariano Gallo, professore di Trasporti all’Università degli Studi del Sannio. Biagio Simonetti, professore di Statistica all’Università degli Studi del Sannio e segretario del “Sistur”, relazionerà su Turismo. Welfare e Lavoro saranno al centro del contributo di Mario Cerbone, professore di Diritto del Lavoro all’Università degli studi del Sannio. Per la Sanità, invece, largo al Direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Antonio Limone.
La seconda giornata, il 16 giugno, sarà pienamente dedicata allo studio. Apertura dei lavori fissata alle 9 mattina, con pausa alle 13 e riapertura alle 14. Per l’occasione, gli Stati generali si sposteranno all’interno del Museo Irpino. Nelle suggestive sale studio della struttura provinciale, gli 8 temi di fondo saranno analizzati e sviluppati con l’aiuto dei rispettivi facilitatori: Toni Ricciardi e Stefano Iandiorio, per “Riabitare”; Mariano Gallo per la “Mobilità”, Mario Cerbone, Luca di Salvatore e Michele Baronne, per “Welfare e Lavoro”; Ilaria Greco, Nadia Matarazzo e Michele Sisto per il “Turismo”; Massimiliano Bancardino, Roberta Troisi, Marcello Stanco e Vincenzo Vitale per “Innovazione e Imprese”; Lorenzo Carangelo, Aldo Buzio e Stefano Kenjii Iannillo per la Cultura”; Antonio Limone e Antonella Pesce per la “Sanità”.
Terzo giorno e gran finale ancora all’ Eliseo, il 17 giugno, con una plenaria di presentazione dei risultati dei singoli tavoli. Parteciperanno, tra gli altri, i parlamentari irpini del Pd e di Fratelli d’Italia, Toni Ricciardi e Gianfranco Rotondi, e – per il mondo Accademico – il Magnifico rettore dell’Università degli studi del Sannio, Gerardo Canfora, il direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell’Università di Fisciano, Virgilio D’Antonio, e un delegato dell’Università del Molise.
Il Manifesto delle aree interne, per come risulterà dalla sintesi delle proposte e delle posizioni emerse sui singoli argomenti, potrà quindi essere sottoposto alle istituzioni regionali e nazionali come un vero e proprio documento programmatico. La tre giorni si preannuncia partecipata e ricca di spunti di lavoro. Gli iscritti ai tavoli tematici sono già più di 200. Un vero e proprio laboratorio permanente di idee per tracciare traiettorie concrete di sviluppo e strappare dalla marginalità del Terre dell’Osso, da decenni accomunate dalle medesime condizioni di disagio, con una scommessa politica e programmatica che intende far leva sulle grandi potenzialità che esprimono.