Nel 10° anniversario dell’enciclica Laudato Sì sulla cura della casa comune, l’ufficio missionario promuove un’iniziativa dedicata alla sensibilizzazione della comunità sul tema della cura del nostro pianeta. Appuntamento il 23 maggio, alle 19, al Monastero delle Clarisse di Santa Lucia di Serino. Interverranno il senatore Enzo De Luca, il professore Giuseppe Acocella, Rocco Picardo, parroco della Chiesa di San Michele Arcangelo di San Michele di Serino, don Antonio Dente, direttore dell’Ufficio Missionario di Avellino. Modera Luigi Pisano.
Ed è l’intera chiesa campana a mobilitarsi per ricordare i dieci anni della Laudato si. Nei giorni scorsi ha preso il via da Pompei il Pellegrinaggio Giubilare di speranza sulle orme della Laudato si’, con un intenso momento di preghiera presieduto da S.E. Mons. Antonio Di Donna, Vescovo di Acerra e Presidente della Conferenza Episcopale Campana. Nel corso della celebrazione, tenutasi nel Santuario della Beata Vergine del Rosario, è stato conferito il mandato ai pellegrini che a piedi percorreranno le tappe del cammino tra le Diocesi campane, da Acerra a Capua, da Pozzuoli a Napoli, un gesto simbolico e spirituale che li invia come cristiani, testimoni di speranza e custodi del creato, in un pellegrinaggio che è anche segno concreto di conversione ecologica e di vicinanza alle comunità ferite dall’inquinamento. Il Pellegrinaggio, che si concluderà il 24 maggio, attraverserà le Diocesi campane segnate dalla presenza di Siti Inquinati di Interesse Nazionale, toccando i luoghi dove più forte è il grido della terra e il grido dei poveri, nel segno della profezia della Laudato si’. Al termine del pellegrinaggio le diocesi coinvolte presenteranno un documento che racconta la bellezza dei luoghi attraversati, le ferite provocate ma anche l’impegno di tanti per rimediare e impedire che la terra campana venga ancora ferita. Il documento sarà al termine del pellegrinaggio che si concluderà con una manifestazione a Napoli, a Piazza del Gesù, il 24 maggio, giornata in cui ricorre il decimo anniversario della Laudato si’:
“Iniziamo questo cammino – scrive Monsignor Di Donna nella sua riflessione – con una richiesta di perdono: “Signore perdonaci, che cosa abbiamo fatto della nostra madre terra? L’abbiamo saccheggiata fino a non avere coscienza dei nostri limiti. Pensavamo che lo sviluppo fosse infinito. Ma il nostro sviluppo, il nostro potere, la nostra libertà ha un limite”. Diciamo “mai piu”. Mentre ci chiediamo “Dove eravamo, perché siamo stati omertosi?”.
Cammineremo come pellegrini. Il nostro cammino non è quello del nomade, senza meta; non è quello del turista, che è camminare consumando. I pellegrini camminano verso una meta che è la Gerusalemme celeste, la città futura, la comunione con Padre, Figlio e Spirito Santo. I pellegrini camminano insieme, come popolo in cammino, una delle immagini più belle che ci ha dato il Vaticano II.
Camminare insieme, anche se siamo pochi, a noi si unirà giorno per giorno il popolo delle 12 chiese locali direttamente coinvolte. Rendiamo grazie al Signore per papa Francesco che ci ha donato la Laudato si’, ultimo documento con Fratelli tutti del magistero sociale della Chiesa che inizia dagli Atti degli apostoli, dai grandi Padri della Chiesa che hanno parlato della Carità verso tutti.
Impegniamoci perché la Laudato si’ sia più conosciuta e più tradotta in gesti concreti, partendo dalla costituzione in ogni diocesi dell’ufficio per la custodia del creato, dall’inserimento del testo nei cammini di fede. Chiediamo la conversione del cuore di vescovi e presbiteri: che non abbiamo ritrosia a toccare temi del Magistero sociale della Chiesa, non per fare politica ma per difendere la dignità delle persone.
Camminiamo a 800 anni dal Cantico: facciamo nostro lo sguardo di Francesco, contemplativo, esatto opposto dello sguardo consumistico, che sfrutta e possiede. Mentre lo sguardo contemplativo è eucaristico, rendimento di grazie al Signore. Pellegrini andate, attraverso i vescovi della Conferenza episcopale campana è il Signore stesso che vi manda. Come andare? Andate e ascoltate, guardate. Ascoltate il grido della terra che geme e delle vittime dell’inquinamento ambientale. Assumete uno sguardo di compassione, lo sguardo materno di Maria, prendete i sui occhi e sostituiteli ai vostri. Poi ci racconterete. Siate i ponti tra le diocesi, segno della comunione concreta tra le 12 Chiese. Un segno di comunione tra le Chiese impegnate nell’annuncio della bontà della creazione. Siate Pellegrini di speranza: guardate con occhi trasfigurati andando oltre la bruttura e fissando gli occhi sui segni di speranza”