Era una promessa del pugilato Bilal Boussadra. Il suo sogno diventare campione si è spezzato in una notte d’estate, nel terribile incidente stradale di Mirabella, insieme a quello di altri tre giovani irpini. Diciannove anni, figlio di genitori marocchini residenti in Irpinia, studente al liceo sportivo di Sturno, era un atleta dell’Irpinia Pro Ring Boxing – Team Froncillo, quella che per lui era diventata una palestra di vita. Nel mese di giugno aveva conquistato il titolo di campione italiano under 22 a Mondovi. Diventato cittadino italiano al compimento dei 18 anni di età, aveva dovuto combattere molto presto contro discriminazioni e pregiudizi che ancora caratterizzano il mondo dello sport. Lo scorso ottobre, nel conquistare a Copertino il titolo di campione italiano nella sua categoria, Youth 6,35., era stato offeso duramente dall’avversario con frasi razziste. Ma lui aveva incassato e aveva continuato ad allenarsi a testa bassa.
Preparazione, spirito di sacrificio e dura disciplina erano la sua forza, una passione, la sua coltivata sin da ragazzino, il suo maestro Sandro Froncillo aveva immediatamente creduto in lui e lo aveva più volte definito un fuoriclasse, sottolineando, al termine della competizione di Mondovì, come per lui si trattasse della quinta finale con due medaglie d’argento e tre d’oro già conquistate. Non certo roba da poco. Intervistato, in occasione della vittoria, aveva sottolineato con umiltà come la medaglia fosse arrivata al termine di una stagione di duro impegno, raccontando l’emozione di poter accedere agli europei di Sofia ad ottobre con la maglia azzurra ma anche il desiderio di aiutare la propria famiglia con i primi successi. Allenamenti che non aveva mai interrotto anche durante il Ramadan, a conferma della determinazione che lo guidava. L’intera comunità piange questo giovane che aveva creduto nel potere dei sogni “Ciao Campione” scrive il sindaco Giancarlo Ruggiero parlando di “Tragedie inaccettabili”
Un cordoglio espresso anche dal sindaco di Sturno Vito Di Leo, dai consiglieri comunali e dall’intera comunità “E’ un evento che ci turba e ci fa riflettere, non possiamo che rispettare il dolore delle famiglie ed essere loro vicine”
“La vita è come un ring, un luogo dove ogni istante brilla di significato – scrive Daniele D’Agostino nella sua rubrica dedicata al Pugilato italiano – e ogni colpo risuona di importanza. Bilal Boussadra, più volte campione d’Italia nel pugilato dilettantistico, saliva su quel ring con il cuore colmo di coraggio, affrontando ogni sfida con una determinazione infuocata e una passione ardente. I sacrifici che ha compiuto e le cadute che ha subito ci insegnano che è proprio attraverso queste prove si diventa più forti. Soprattutto, solo chi è disposto a sacrificarsi può sperare di sollevare il trofeo della vita, un trofeo che non si misura in anni vissuti, ma in intensità e in coraggio. Questo era Bilal e ci ha lasciati”.