Uno Sponz Viern per celebrare la fine del ciclo delle feste cominciate con il Natale. A lanciarlo Vinicio Capossela. Un evento atteso da tanti, dopo l’annullamento dello SponzFest di quest’anno. Vinicio lo aveva promesso ed eccola l’edizione invernale dello Sponz. “Moltissimi sono i simboli, i rituali, i prodigi, i travestimenti, gli auspici legati alla notte che conclude il ciclo delle feste cominciate con il Natale. E tutti li vogliamo rievocare in questa folle notte. “La dodicesima notte”, titolo di una famosa commedia di Shakespeare, è quella in cui, indossando una maschera, possiamo liberarci da quella che vestiamo tutti i giorni, e magari correre il rischio di incontrare davvero noi stessi. – scrive Vinicio – La galette des rois (il fagiolo nascosto nella torta che elegge il re della festa), il vescovo bambino, la festa dei folli, il signore del Caos, la detronizzazione del potente e l’esaltazione dell’oppresso, i tripudia, la festa asinaria, il travestimento da animale o da albero, l’esaltazione del grottesco, e poi la più tradizionale figura della Vecchia streghesca, la Befana che porta doni o carbone con l’aiuto dei suoi assistenti: i befani, la Lotteria Italia e i doni dei Magi, i licantropi in libertà, i morti, i fuochi e i falò propiziatori. Tutto fa di questa notte una notte speciale: la dodicesima notte, appunto. Quella in cui “l’oltremondo entra in contatto con la vita terrena e ciò che era celato si manifesta…E così, di questa dodicesima notte, la prima da festeggiare nello Sponz Viern, la festa messa da parte per Gennaio a sponzare come il pane duro, quel che vorremo sarà. Un tempo di regali anche per noi”. E’ Vinicio a spiegare come saranno “Tre giorni di sponzamento, dal 4 al 6 gennaio, dedicati ai riti dell’inverno, il caro inverno scomparso, da rievocare, da propiziare con il racconto, con i cibi e le bevande, con le musiche, con le grotte e con i tendoni, con le processioni, nel paese incantato e dormiente. Il paese presepe: Calitri”