Il mancato sopralluogo di questa mattina della Commissione consiliare Bilancio nell’ex caserma dei vigili urbani di rione Parco, si è trasformato in un sopralluogo ancora più ampio nel resto del rione: “Almeno qui non ci possono impedire di passare” ha commentato sarcasticamente il presidente della Commissione Nicola Giordano. Il consigliere dem, insieme agli altri due componenti della Commissione, Antonio Bellizzi e Rino Genovese, ha effettuato un giro perlustrativo in questa parte della città che, anche trovandosi ad una manciata di minuti dal centro, sembra un mondo a parte. Tra le mille problematiche dell’area, Giordano ha concentrato la propria attenzione sulle decine di palazzoni di edilizia popolare che già ad occhio nudo mostrano tutti i limiti di una manutenzione ordinaria e straordinaria carente, se non del tutto assente.
Nell’area denominata Q5, dove sorgono gli alloggi popolari di proprietà del Comune di Avellino, emblematico il caso segnalato da una residente, che viene incontro ai tre componenti della commissione e li invita a fare attenzione: “Camminando sul pavimento di questo porticato sono già caduta tre volte. Se non fosse stato per mio figlio, che a sue spese ha installato delle strisce antiscivolo, non avremmo mai risolto questo problema: camminate su quel lato del porticato, dove vedete quelle strisce nere, così state più sicuri”. E così come è stato per il pavimento segnalato dalla signora, spesso gli inquilini hanno dovuto provvedere da soli per risolvere una lunga serie di piccoli e grandi interventi di manutenzione, dagli ascensori guasti alle infiltrazioni di acqua. Almeno per tamponare le emergenze, dove possibile.
Poi invece ci sono situazioni dove i residenti non potrebbero intervenire nemmeno volendo: è il caso del grande palazzo costruito solo a metà che si trova proprio al centro del Q5. Un cantiere che si è bloccato da tempo e nel quale sono rimasti ancora un escavatore e una grossa gru, che si staglia in tutta la sua altezza ferrosa a pochi metri dalle finestre delle case che sorgono tutt’intorno: “Non so – dice Giordano – se questo cantiere sia tornato nella disponibilità del Comune o meno. Ma se l’area è tornata al Comune, bisogna venire a rimettere tutto in sicurezza, bisogna smontare tutto quello che è rimasto nel cantiere. Altrimenti bisogna sollecitare la ditta proprietaria di questi mezzi a venirseli a riprendere. Poi si potrà pensare a fare un nuovo appalto e a trovare i soldi per completare la costruzione, ma nel frattempo bisogna risolvere questa situazione di pericolo per i residenti. E’ anche una questione di emergenza igienico-sanitaria”.
Quello di stamattina a Rione Parco è stato un sopralluogo improvvisato ma molto intenso, che i consiglieri della Commissione Bilancio vorranno sicuramente ripetere a stretto giro, anche e soprattutto perché i problemi che sconta l’area sono troppi anche per essere condensati in un solo articolo giornalistico: c’è il campetto di calcio che è stato trasformato in un parcheggio; ci sono gli affitti degli alloggi popolari che da gennaio sono più che triplicati. Un problema, quest’ultimo, rappresentato proprio questa mattina da un’altra signora che si è avvicinata al gruppetto dei consiglieri e ha raccontato che fino a dicembre scorso pagava 20 euro al mese, “ora l’affitto mensile è arrivato a 120 euro. E come faccio a pagarlo visto che la mia unica entrata è la reversibile di mio marito che non arriva a 700 euro? Già solo pagando le medicine riesco a malapena a fare la spesa..”. Quindi affitti più che quadruplicati per gli alloggi popolari: qui la proposta di Giordano alla sindaca Nargi sarà di prevedere interventi mirati e sostegni al fitto almeno per le situazioni più critiche.
E poi il tour nelle criticità della città di Avellino continuerà anche negli altri rioni del capoluogo.