di Rodolfo Picariello – Partenza alle 13,30, in pullman per gli eclanesi tifosi storici dell’Avellino. Hanno riempito un pullman intero e quindi saranno 54 a Mirabella a gridare “Forza Lupi”. «Ma questo perché i biglietti sono in numero limitato – dice Massimo De Benedetto – malato di avellinite da quarant’anni -. Se ne avessero previsti di più avremmo potuto riempire altri pullman. Ma ora concentriamoci sulla gara e pensiamo a tifare. Dobbiamo far sentire la nostra presenza, il nostro calore». L’ottico di Passo Eclano ha sopra il locale dove porta avanti la sua attività, uno striscione che recita “Orgogliasamente irpino” e ai lati campeggia il logo dell’Avellino calcio con il lupo pronto ad azzannare gli avversari e lanciarsi verso l’obiettivo da raggiungere. Non svela, giustamente mantiene un minimo di scaramanzia, eventuali manifestazioni di giubilo nel caso la sua squadra del cuore, la compagine della provincia intera, che per tanti anni ha lottato contro le corazzate della Serie A, dovesse raggiungere l’agognata promozione. «Aspettiamo il fischio finale e poi ognuno faccia quello che più gli sta a cuore».
Tuttavia i tanti decenni di tifo non possono evitare toni speranzosi e sguardo positivo. «Per me è motivo di orgoglio seguire questa squadra e di gioia vederla vincere la domenica, figurarsi de dovesse arrivare il dono più bello. Lo dice uno che da una vita segue l’Avellino, da oltre 40 anni. E lo faccio ancora oggi con entusiasmo. Quindi è giusto essere felici se dovesse arrivare quello che tutti si aspettano. Ma sono convinto anche che non si deve fare un dramma se non avvengono le cose sperate».
Un giusto e corretto richiamo a non incorrere nell’errore di galvanizzarsi troppo o di eccedere nell’esasperazione. «Speriamo bene, sarà uno step importante. Mi aggiro di festeggiare oggi, perché la prossima non ci sarò – il tifoso eclanese per eccellenza dell’Avellino è infatti atteso da un viaggio in Asia. «Attendiamo con fiducia e pensiamo ad eventuali festeggiamenti dopo. E se proprio dovesse avvenire quando sono nella lontana Asia, vorrà dire che festeggerò con i monaci buddisti».
Con i colleghi tifosi di Mirabella Eclano, esalta le qualità di squadra, allenatore, dirigenti e proprietà e soprattutto i tifosi. «Avellino e l’Avellino meritano la vittoria, hanno saputo investire, individuare gli attori per un grande obiettivo da raggiungere, e voglio ricordare che la nostra è una grande tifoseria. Siamo unici e non solo in serie C, ma anche nelle categorie superiori. Nessuno ha una tifoseria simile. Ma ora pensiamo alla gara con il dovuto rispetto del momento, tutti uniti, i tifosi, i calciatori, i dirigenti la proprietà per fare finalmente il salto di categoria». Questo da Mirabella, ma pullman e auto private sono previste da tutti i Comuni della provincia. L’area ufitana, quella della Baronia, come la valle del Calore, l’arianese e il suo Nord est, preparano l’ondata bianconere. Anni di illusioni tramontate troppo presto, oppure concluse in gare di play off sbagliate, potrebbero essere finalmente cancellate da questa truppa di veri guerrieri del manto erboso.