Prosegue lunedì 12 maggio – ore 18 e 21 – con “La testimone”di Nader Saeivar, la rassegna dello ZiaLidiaSocialClub. Tarlan Ghorbani è un’anziana insegnante di danza nella Teheran di oggi, oltre ad aver sempre rivendicato i diritti delle donne fin dalla Rivoluzione, e che per questo spesse volte è stata arrestata. Ha una figlia adottiva, Zara, anch’essa insegnante di danza, sposata al modesto Solat e madre della adolescente Ghazal. Quando Solat comincia a fare affari col governo, non può più tollerare che la moglie continui a gestire la scuola di danza, considerata un’attività indegna, e la costringe a ritirarsi, anche con le maniere forti. Fino a quando Zara scompare. Tarlan cerca allora la verità. Nato dall’onda delle proteste che ha scosso l’Iran degli ultimi anni, concretizzatesi nel movimento “Donna, vita, libertà”, offre un inquietante spaccato dell’attuale condizione femminile sotto il regime islamico e denuncia di un clima divenuto sempre più oppressivo, refrattario ad ogni istanza di cambiamento. Al suo terzo lungometraggio, Saeivar scrive la sceneggiatura a quattro mani con Jafar Panahi, con cui condivise il Premio per la migliore sceneggiatura a Cannes per “Tre volti” nel 2018. Panahi cura anche il montaggio di quest’opera che originariamente si era pensato di girare a Tabriz, preferendole però la capitale, in quanto in una grande città è più facile eludere i controlli e le ispezioni. Presentata nella sezione Orizzonti Extra alla Mostra del Cinema di Venezia 2024, si è aggiudicata il Premio degli spettatori.