Arriva dal Prc piena adesione all’assemblea dei lavoratori EX ISOCHIMICA: “1982-2025, noi non dimentichiamo”. “Sono trascorsi – si legge nella nota del Prc -circa quarant’ anni da quando gli operai dell’ex Isochimica cominciarono a denunciare le disumane condizioni di vita e di lavoro in cui erano costretti nello stabilimento di Avellino sito a Borgo Ferrovia. I lavoratori, per conto delle ex ferrovie dello stato, oggi RFI, scoibentavano amianto dalle carrozze, senza protezioni individuali e senza inidonee attrezzature, quasi a mani nude. I locali erano sprovvisti dei sistemi di aspirazione e dei canali di raccolta dei residui tanto che gli stessi venivano in parte convogliati delle reti delle acque reflue, altri interrati entro l’area di sedime dello stabilimento ed altri ancora miscelati con calcestruzzo.
É stata una mattanza, quaranta gli operai morti, gli altri soffrono di patologie asbesto-correlate, un intero quartiere, nonostante i decenni trascorsi, patisce ancora gli effetti della contaminazione. Sono stati anni di omissioni, complicità e collusione tra proprietà , committente, organi ispettivi , istituzioni, politica e sovente criminalità organizzata, in nome del profitto. La determinazione di una avanguardia operaia, con la lotta, ha consentito che la vertenza fosse di dominio pubblico provinciale e nazionale ottenendo parziali riconoscimenti in termini previdenziali , sanitari ed economici.
Da oltre un decennio è in corso un processo penale che nei fatti ha avuto il merito di stabilire che F.S. ed Isochimica, sono i soggetti principali di quanto accaduto. Dopo alti e bassi l’esito giudiziario penale e civile è ancora irresoluto, un costante ed approfondito piano di vigilanza sanitario è fermo al palo, i risarcimenti ai lavoratori ed alle loro famiglie sono incerti e la bonifica dell’area contaminata è incompleta.
Oggi gli ex operai rilanciano la lotta convocando una assemblea pubblica per giovedì 23 maggio alle ore 18 ad Avellino presso il circolo della stampa, Rifondazione Comunista è al loro fianco dal primo giorno e continuerà ad esserci, fino a quando non saranno definitivamente riconosciuti diritti e dignità ai lavoratori ,alle loro famiglie e al territorio; Quindi annunciamo pubblicamente l’adesione all’iniziativa”