Accusato di aver diffamato l’ex presidente del consiglio regionale Rosetta d’Amelio, Damiano Genovese è stato condannato anche in secondo grado per diffamazione aggravata con un pagamento di 700 euro di ammenda e alle spese processuali. Per lui pena sospesa e non menzione nel casellario giudiziario.
La sentenza di primo grado – emessa nel giugno 2023 dal giudice monocratico del tribunale Gennaro Lezzi – è stata confermata dai giudici della Corte di Appello di Napoli davanti ai quali gli avvocati Massimiliano Moscariello e Claudio Mauriello avevano presentato ricorso.
Gli avvocati hanno sostenuto in Appello che la sentenza di primo grado è stata emessa solo ed unicamente sulla base della deposizione della persona offesa. Il ricorso è stato ritenuto infondato anche dai giudici della corte di appello di napoli.
L’ex consigliere comunale di Avellino (figlio del boss del Clan Partenio, Amedeo, deceduto nel luglio 2021) fu denunciato da Rosetta D’Amelio rappresentata dall’avvocato Liana Nesta. Stando all’ipotesi accusatoria, all’epoca dei fatti il consigliere comunale della Lega, in un post pubblicato sulla pagina Facebook, avrebbe diffamato la D’Amelio, ex assessore alle politiche sociali della Regione Campania. Le motivazioni saranno depositate tra 90 giorni e i legali di Damiano Genovese, gli avvocati Claudio Mauriello e Claudio Moscariello, sono pronti ad impugnare la sentenza emessa in primo grado dal tribunale di Avellino.