Una vetrina dedicata al patrimonio immateriale della Campania. E’ la prima Rassegna del Patrimonio Immateriale della Campania, in programma dall’1 al 3 dicembre al NEXT (Nuova Esposizione Ex Tabacchificio) di Capaccio Paestum. L’obiettivo è quello di conoscere, attraverso stand espositivi, dibattiti, incontri, laboratori, dimostrazioni e performance il patrimonio culturale immateriale campano con le sue pratiche tradizionali connesse ai saperi (produzioni artistiche e artigianali), alle celebrazioni (riti e feste), alle espressioni (musiche, mezzi espressivi, performance artistiche) e alla cultura agro-alimentare (pratiche rurali, gastronomiche ed enologiche) che rendono straordinaria la regione Campania.
Seguirà la presentazione del Catalogo del Patrimonio Immateriale della Campania (272 pagine), un volume indispensabile per conoscere le circa 100 pratiche tradizionali iscritte all’IPIC (Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano). Nato con lo scopo di rilevare il patrimonio culturale immateriale e le pratiche tradizionali connesse alle tradizioni, alle conoscenze, alle pratiche, ai saper fare delle comunità campane – così come definite dalla Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 17 ottobre 2003 – l’Inventario annovera, oggi, circa cento elementi nelle sezioni di cui si compone: si va dai saperi alle pratiche artigianali, dalle celebrazioni alle feste popolari, dalle tradizioni orali alle manifestazioni artistiche, fino ad arrivare alle tipicità legate alla tradizione rurale ed enogastronomica. Gli elementi iscritti nel catalogo rappresentano l’espressione più autentica di un patrimonio immateriale collettivo e vivente, che le comunità locali si tramandano di generazione in generazione e che appartiene a tutti noi.
La presentazione del catalogo sarà introdotta e moderata da Rosanna Romano, Direttore Generale per le Politiche Culturali e il Turismo della Regione Campania. Interverranno i Componenti del Comitato tecnico per il Patrimonio Culturale Immateriale Campano: Nadia Murolo, Rosanna Alaggio, Enrica Amaturo, Maria D’Ambrosio, Marino Niola e Alessandro Zagarella. La prima giornata si concluderà, alle ore 19.00, con il concerto della Nuova Compagnia di Canto Popolare.
In calendario, per tutto il fine settimana, incontri sulle buone pratiche di salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, sulle nuove candidature UNESCO e sugli elementi del Patrimonio Immateriale della Campania. Protagonista l’Irpinia con tavole rotonde dedicate alle tradizioni popolari della Campania tra cui i Rituali e carri artistici del grano, alla presenza dei sindaci e degli stakeholder della Rete patrimoniale delle Feste del grano fra Campania e Molise, il Patrimonio culturale e festività dei Carnevali storici in Campania, con i sindaci e le comunità dei Carnevali storici della Campania iscritti nell’Inventario IPIC e Il caffè espresso italiano fra cultura, rito, socialità e letteratura nelle comunità emblematiche da Venezia a Napoli. Nella giornata conclusiva verrà dato ampio spazio ai beni immateriali già riconosciuti, al fine di confrontarsi sulle pratiche comunitarie e sul sistema di salvaguardia a 20 anni dalla convenzione UNESCO, per il cui anniversario è prevista una sezione specifica.
Alla Prima Rassegna del Patrimonio Immateriale della Campania parteciperanno rappresentanti delle istituzioni regionali e locali, docenti universitari ed esperti, nonché i delegati delle comunità del patrimonio immateriale e del mondo scolastico. Non mancheranno dimostrazioni e laboratori legati alle più celebri tradizioni campane, tra cui L’arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano e la Dieta mediterranea, entrambe iscritte nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO. Uno spazio espositivo sarà riservato all’Istituto Centrale per il patrimonio immateriale del Ministero della Cultura.
L’evento si concluderà domenica 3 dicembre con un incontro dedicato al Patrimonio Culturale Immateriale a vent’anni dalla Convenzione UNESCO: Scenari internazionali e nazionali (ore 10:30), a cui parteciperanno Mariassunta Peci (Ministero della Cultura), Pier Luigi Petrillo (Cattedra UNESCO Unitelma Sapienza), Sergio Miccu (L’arte del pizzaiuolo napoletano), Alfonso Pecoraro Scanio (Fondazione UniVerde), Maurizio Di Stefano (Icomos Italia), Gennaro Cuccurullo e Stefano Pisani (Dieta mediterranea), Giuseppina Lanzaro (Fondazione dei Gigli di Nola – Macchine a spalla), Marina Fumo (L’arte dei Muretti a secco), Antonella Brancadoro (Associazione nazionale Città del Tartufo), introdotti da Elisabetta Moro, professore di Antropologia culturale all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.
In contemporanea, nell’area polifunzionale è in programma un’esibizione delle bande musicali di Canta, suona e cammina, progetto che attraverso le parrocchie coinvolge i giovani provenienti dai quartieri con criticità sociali o a rischio di evasione scolastica, realizzata nell’ambito della DGR 566/2021, Musica nei luoghi sacri 2022/2023. 150 ragazzi suoneranno brani della tradizione musicale della Canzone napoletana e del Natale presso l’area spettacolo all’interno dello spazio espositivo. Dalle ore 11 alle 13, infine, in scena le performance artistiche afferenti alle varie pratiche tradizionali.