In ognuno dei sette comuni dell’Ambito A02, Contrada, Forino, Mercogliano, Monteforte Irpino, Ospedaletto d’Alpinolo, Summonte e Sant’Angelo a Scala, sarà acceso un lampione, simbolo che vuole rappresentare un’attenzione nuova, una volontà condivisa dalla comunità locale di portare alla luce, ogni giorno, la violenza di genere. Simbolica anche la location della strada, per stimolare una reale riflessione su una tematica che tocca tutti ed è vicina ad ognuno di noi, più di quanto possa sembrare.
Un itinerario nato in collaborazione con gli alunni degli Istituti Comprensivi “G. Dorso” di Mercogliano, “Aurigemma” di Monteforte, “Botto Picella” di Forino che hanno creato e raccolto materiale utile a lanciare messaggi le cui protagoniste sono le donne, con l’obiettivo di rompere gli stereotipi che alimentano la disparità di genere e dare forza alle donne vittime di violenza, affinché non si sentano sole.
“Continua ad essere un punto centrale della nostra amministrazione attuare politiche di accoglienza, di implementazione e potenziamento dei servizi di vicinanza alle donne in difficoltà e ai loro figli. – ha ribadito il Sindaco Vittorio D’Alessio – Il centro antiviolenza attivo h24 presso La città a spasso a Torelli è diventato un importante punto di riferimento ed io ringrazio tutti gli operatori che, con competenza, rispetto e delicatezza, stanno accompagnando tante donne e i loro bambini verso una nuova vita, lontano dalla violenza”.
A partecipare all’incontro la dirigente scolastica dell’Ic Aurigemma di Monteforte Filomena Colella, Rosario Pepe e Antonella Tomasetta della cooperativa La Goccia, Caterina Sasso del Centro Antiviolenza, i consiglieri comunali di Contrada Marika Guerriero e Loredana Cucciniello, Annalisa Zaccaria, assessore alle politiche sociali del Comune di Sant’Angelo a Scala, Paola Dello Russo, consigliera di Ospedaletto
“Abbiamo scelto la strada come luogo simbolico per stimolare una reale riflessione e avvicinarci alle persone che ancora non conoscono tutte le potenzialità del territorio per combattere le violenze e le discriminazioni di genere – ha spiegato la coordinatrice del Centro antiviolenza dell’Ambito A02, Caterina Sasso -. Grazie ai tanti contributi realizzati anche dalle scuole, portiamo alla luce anche le storie di tante donne che hanno lasciato un segno e che sono esempio di forza e coraggio”. Non solo i volti e le storie di alcune vittime di femminicidio. Sulle frecce dai colori dell’arcobaleno anche gli stereotipi più comuni sulle donne e alcuni esempi di discriminazione femminile. Ma anche i nomi e le biografie di alcune figure che si sono contraddistinte nella storia, nel mondo e nelle realtà locali. In basso, una freccia lasciata bianca per raccogliere i pensieri e i messaggi di chiunque voglia esprimere il
proprio. L’invito, dunque, a visitare i lampioni, inquadrare il qr code e approfondire le testimonianze raccolte, anche grazie ai piccoli grandi creativi degli Istituti Comprensivi “G. Dorso” di Mercogliano, “Aurigemma” di Monteforte, “Botto Picella” di Forino, che hanno creato e raccolto contenuti utili a lanciare messaggi che raccontano le donne, con l’obiettivo di rompere gli stereotipi che alimentano la disparità di genere e dare forza alle vittime di violenza, affinché non si sentano sole.
Dopo sette giorni dall’accensione del primo lampione, il convegno finale di “Accendiamo le luci” si terrà
nella giornata mondiale per l’eliminazione della violenza di genere, lunedì 25 novembre alle 10, presso
l’Istituto Comprensivo “Aurigemma” di Monteforte Irpino. La parola agli uomini che celebrano le donne in
prima linea, per testimoniare e affrontare insieme una tematica che riguarda ogni fascia d’età, ogni strato
sociale e che ha la necessità di essere trattata sempre e di lasciare un segno tangibile sul territorio