Ad Altavilla è il giorno del Palio dell’anguria, simbolo dell’identità della comunità irpina, nel segno della tradizione. Rigido il protocollo di sicurezza per rendere possibile la gara. A precedere la gara nel pomeriggio un corteo storico composto da 200 figuranti, un pezzo di storia a cavallo tra il XIV e il XV secolo: il passaggio nel borgo irpino della regina di Napoli Costanza di Chiaramonte, ripudiata dal re Ladislao della casata d’Angiò Durazzo. La giovane regina venne data in seconde nozze al feudatario di molte terre tra Campania e Molise, Andrea de Capua conte di Altavilla e principe di Riccia.
Momento clou della giornata sarà la tradizionale corsa degli asini, cavalcati a pelo, lungo un percorso preparato ad hoc per l’occasione. Nella batteria finale, i fantini dovranno oltrepassare il traguardo tenendo sotto il braccio una anguria, che dovrà essere poi deposta ai piedi della regina. Intanto, c’è ancora attesa per scoprire chi interpreterà il ruolo della regina, vesti che in passato hanno indossato volti noti della televisione come Barbara de Palma e Serena Autieri
Otto i Comuni partecipanti al Palio: oltre Altavilla Irpina, il nuovo ingresso, Atripalda, e poi Grottolella, Montefredane, Prata Principato Ultra, Sant’Arcangelo Trimonte, in provincia di Benevento, e Riccia, in Molise, dove sono sepolti Andrea De Capua e Costanza d’Altavilla, e Capriglia Irpina, che detiene il palio 2023 con Domenico Medugno e il suo Blizard. Fondamentale anche quest’anno il ruolo delle associazioni: Il Gabbiano, la Protezione civile comunale, la Misericordia. Una tradizione, quella del palio, che resiste tenacemente malgrado la mancanza di fondi grazie alla passione della comunità e all’impegno di pro loco e amministrazione comunale